Gonnosnò, Luca Locci racconta il dramma del sequestro
Era il 24 giugno 1978 quando Locci, appena sette anni, venne rapito davanti alla sua casa di Macomer. Era il secondo sequestro di un bambino nell’arco di pochi mesi in Sardegna, una vicenda che scosse l’intero PaesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Venerdì, a Gonnosnò, nuovo appuntamento con la rassegna itinerante “Chistionis”.
Dalle 18, nella sala consiliare dell’ex Municipio, la Biblioteca Gramsciana, con il sostegno anche dell’amministrazione comunale, presentano la serata “Il sequestro di un bambino – Una storia vera”. A raccontare la vicenda lo stesso protagonista, Luca Locci, in un incontro coordinato da Andrea Picchedda e nel quale saranno previsti interventi di Marco Atzori.
Una triste vicenda. Il 24 giugno 1978, la famiglia Locci aveva trascorso la giornata di mare a Bosa, per poi fare rientro a Macomer all’ora del tramonto. Fu in quel momento, mentre la madre Paola era salita in casa, che il piccolo Luca, appena sette anni, venne portato via dai banditi dell’Anonima. Lo presero mentre giocava con gli amici di fronte a casa.
Scattò subito l’allarme, ma le strade deserte per la contemporanea sfida mondiale tra Italia e Brasile favorirono la fuga dei banditi. Il padre di Luca, Franco, concessionario della Fiat a Macomer e pilota automobilistico, si trovava a Macerata per una gara. Fu il secondo sequestro di un bambino in pochi mesi in Sardegna.