Dal versante sardo a quello dello Corsica, un’opera di valorizzazione ambientale per una varietà di ecosistemi che si estendono dal Golfo dell’Asinara fino alle Bocche di Bonifacio. Questo l’obiettivo del progetto “Unit-Mab - Man And Biosphere” che mira alla creazione di una Riserva della Biosfera transfrontaliera Unesco tra il Nord della Sardegna e il Sud della Corsica, un programma in grado di valorizzare le buone pratiche, incrementare lo scambio di esperienze tra territori, promuovere educazione ambientale e tutela della biodiversità, favorire una gestione responsabile delle risorse naturali e sostenere lo sviluppo locale con il supporto degli enti e istituzioni, attraverso la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo. L’iniziativa coinvolge i territori strategici dell’area sardo-corsa, con la partecipazione di quattro aree protette – Parco nazionale dell’Asinara – Area marina protetta, Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone e Parco delle Bocche di Bonifacio – e dei comuni costieri da Porto Torres a Stintino, Sassari, Sorso, Castelsardo, Valledoria, Santa Teresa Gallura, La Maddalena e Bonifacio. Questa mattina è approdato nel porto turistico di Porto Torres il motoveliero “La Rèole”, imbarcazione ambasciatrice del progetto “Unit-Mab - Man And Biosphere”. «Le Riserve della Biosfera vanno oltre il semplice concetto della protezione, sono concepite come laboratori territoriali in grado di favorire un equilibrio tra quelle che sono le necessità di tutela della diversità biologica e di sviluppo economico e sociale, possono rappresentare processi sostenibili ed economicamente produttivi, favorendo gli operatori locali stimolati a migliorare i loro servizi per un turismo sostenibile», ha detto il sindaco Massimo Mulas in occasione della presentazione del progetto, questa mattina, presso il Palazzo del Marchese. Presenti anche il presidente e il direttore del Parco dell’Asinara, Vittorio Gazale e Gianluca Mureddu, oltre alla funzionaria dell’assessorato regionale alla Difesa dell’Ambiente, Giovanna Chessa. «Non si tratta soltanto di una Riserva integrale ma il progetto mira a creare un equilibrio tra le necessità delle popolazioni locali, le attività economiche e l’esigenza di tutelare l’ambiente che risulta una risorsa. La Regione – ha sottolineato Giovanna Chessa – da anni promuove le Riserve Mab e porta avanti una serie di attività con le istituzioni e i parchi, partner di questo progetto». Per il presidente e il direttore del Parco dell’Asinara, Gazale e Mureddu: «L’unione delle istituzioni porta alla realizzazione di progetti e a ottenere risultati concreti, in questo caso una sinergia tra due regioni differenti, Sardegna e Corsica, culturalmente vicini, tra cui si è creato un dialogo per un programma che ha una valenza economica, ricca di spunti capaci di creare opportunità per le comunità locali». Il progetto, finanziato con fondi europei pari a 1,6 milioni di euro per l’ottenimento della certificazione Unesco, e dalla Regione con una somma di 150mila, per promuovere il programma, mira a favorire uno sviluppo sostenibile attento alle esigenze e alle specificità dei territori che ne fanno parte.. 

 

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