Cagliari, al carcere femminile nasce la scuola di coro
Sedici detenute nei prossimi mesi potranno sviluppare le proprie qualità vocali esercitandosi con toni, scale e registriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un'iniziativa volta a promuovere la diffusione della cultura musicale in carcere, con l’obiettivo di offrire anche un’importante occasione di scambio fra detenuti.
Alla casa circondariale "Ettore Scalas" di Cagliari-Uta sono iniziate le lezioni gratuite di canto: impegnate sedici detenute, che nei prossimi mesi potranno sviluppare le proprie qualità vocali esercitandosi con toni, scale e registri per raggiungere l'omogeneità caratteristica del coro.
Il programma di attività, promosso dall'associazione "Socialismo Diritti Riforme" e che ha il coordinamento di Elena Ledda e Simonetta Soro, è stato approvato dalla direzione dell'Istituto e si avvale del contributo dell'Area Educativa.
"Una nuova occasione – affermano Elena Ledda e Simonetta Soro – per trascorrere qualche ora con le donne private della libertà, e raccogliere le espressioni della loro cultura musicale. Il progetto intende valorizzare le esperienze maturate da ciascuna e dare vita a uno scambio di emozioni. Siamo solo all’inizio, ma la prima lezione ha rivelato non solo alcune voci interessanti, ma anche sonorità e ritmi che fanno ritenere importante la condivisione nel canto corale. A prescindere dai risultati quindi il percorso si presenta molto interessante".
"Abbiamo accolto la proposta – sottolinea il direttore dell'Istituto Marco Porcu – perché riteniamo importante offrire un’ulteriore occasione di scambio culturale. È la prima volta che nella sezione femminile viene avviato un corso per realizzare un coro e siamo certi, visto anche l’alto numero di adesioni, del successo dell'iniziativa".
"Il progetto – ricorda Maria Grazia Caligaris, presidente di SDR – è nato in occasione della Giornata Internazionale della Donna quando Elena Ledda non è stata solo protagonista dell'appuntamento, ma ha coinvolto emotivamente le detenute facendole cantare e suscitando in loro forti emozioni. Da lì si è sviluppato un percorso che ha avuto il sostegno dell'area educativa ed in particolare di Mariangela Bandino ed Emiliana Podda, convinte del valore e significato degli incontri con la musica e la voce".
Il programma prevede appuntamenti di due ore durante i quali, oltre alle tecniche di respirazione e all'individuazione delle voci, le allieve impareranno a cantare insieme un repertorio che accoglie brani della tradizione sarda ma anche canti di differenti matrici.
Sarà poi organizzata un'esibizione conclusiva nell'Istituto.
(Unioneonline/v.l.)