Un nuovo frammento di arte si è posato sulle pareti del Bioagriturismo Nure, nella campagne di Alghero. Dopo aver inaugurato, negli anni scorsi, le installazioni di Igino Panzino e Danilo Sini, questa volta il padrone di casa, Gabriele Monti, ha invitato l’artista Gianni Nieddu, algherese classe 1957, a lasciare un segno nella antica struttura rurale in via Flumene Longu 38 (località Santa Maria La Palma) che prende il nome dall’omonimo nuraghe che insiste nell’azienda.

Un momento dell'inaugurazione all'agriturismo Nure

Asilo Nido” il titolo della creazione, un’opera che non solo arricchisce lo sguardo, ma lancia un messaggio di accoglienza. Un insieme ordinato e vivace di casette-rifugio per uccelli che abitano il cielo della Nurra. Rifugio per uccelli migratori e stanziali, ma anche simbolo di una leggerezza perduta. Come scrive anche la responsabile della curatela Mariolina Cosseddu, queste piccole costruzioni in legno marino, resistenti al sole implacabile e al vento salmastro di Alghero, sono pensate con una precisione quasi ornitologica: ogni misura è calibrata, ogni foro d’entrata corrisponde alle necessità di una specifica specie, ogni dettaglio è curato per offrire sicurezza e possibilità. Ogni casetta è un’opera unica che parla di casa e di protezione. In un’epoca in cui il concetto di rifugio è ferito da guerre e migrazioni forzate, queste casette colorate diventano simbolo universale di un diritto elementare: quello di poter trovare un posto dove fermarsi.

Sabato scorso l’inaugurazione, nello stile dell’agriturismo Nure, tra buona musica e prodotti biologici a km zero. Il “Parco delle arti” prende forma, insomma, nell’antica Nure che è stata una città di epoca romana che si trovava tra il lago di Baratz e Sant’Imbenia, «un luogo a noi oggi invisibile, ma grazie agli artisti la possiamo ancora raccontare ai nostri ospiti, dice Gabriele Monti. Giovanni Sanna Passino e Giorgio Crobu hanno suonato il progetto “Together”, per accompagnare la serata artistica.

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