Una mostra fotografica con centinaia di scatti che ripercorrono gli anni dell'impegno politico di Aldo Moro: una carrellata di istantanee volte a ricordare l'uomo e non la vittima, e corredate da impressioni, commenti e contributi a firma di personaggi del mondo politico, culturale e giornalistico.

Arriva a Roma dal 18 aprile, allo Stadio di Domiziano in via di Tor Sanguigna, la rassegna "Aldo Moro. Memoria, politica, democrazia", realizzata grazie agli scatti di Carlo Riccardi, decano dei fotoreporter romani e oggi 92enne.

Aldo Moro alla Camera. Foto Archivio Riccardi

In primo piano nel percorso espositivo, arricchito dalle immagini di Maurizio Riccardi, figlio di Carlo, e di Maurizio Piccirilli, autore delle foto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani, la riscoperta della forza vitale di Moro, attraverso le immagini che lo vedono combattivo, concentrato e, spesso, sorridente.

La mostra si completa con un video che ripercorre le strade di Roma protagoniste dei tragici 55 giorni successivi al rapimento, nonché le testimonianze di magistrati, carabinieri, poliziotti e giornalisti che vissero quegli eventi.

Moro e Zaccagnini. È il 1964

Un approfondimento, dunque, sulla figura di Moro nella sua interezza, senza trascurare il suo sacrificio, ma per separando gli insegnamenti da quelle due Polaroid delle BR che purtroppo lo identificano, in modo quasi esclusivo, negli scatti che appaiono sui testi scolastici così come nelle ricerche sul web.

(Unioneonline/v.l.)

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