Addio a Ornella Vanoni, icona senza tempo: la voce che ha attraversato generazioni
Scomparsa a 91 anni è stata una una delle interpreti più raffinate e riconoscibili della canzone d’autore e leggera italianaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il mondo della musica italiana saluta Ornella Vanoni, scomparsa nella notte a 91 anni. Un addio che pesa come quello di una figura che, più che un’artista, è stata un capitolo intero della storia culturale del Paese. Nata a Milano il 22 settembre 1934, Vanoni ha attraversato decenni di trasformazioni musicali e sociali, diventando una delle interpreti più raffinate e riconoscibili della canzone d’autore e leggera italiana.
La sua voce, vellutata e inconfondibile, ha segnato la memoria collettiva; il suo stile, elegante e ironico, l’ha resa un punto di riferimento per intere generazioni di spettatori, artisti, intellettuali. Il suo percorso non è stato mai lineare, mai convenzionale, sempre attraversato da collaborazioni di prestigio, avventure artistiche e una capacità unica di reinventarsi senza perdere autenticità.
Emblematica, in questo senso, la frase pronunciata lo scorso giugno quando ricevette la laurea honoris causa alla Statale di Milano: «Se i miei genitori potessero vedermi impazzirebbero di gioia. Sono sempre stata una cialtrona a scuola ed ero ignorante. Ma la mia ignoranza è terminata quando sono diventata la compagna di Giorgio Strehler: osservavo le prove, apprendevo, e poi studiavo di tutto fino alle cinque del mattino, anche Trockij in tedesco. Ovviamente non poteva farmi recitare, anche se io mi ero un po’ stufata di essere la cantante della mala».
Quell’aneddoto, oltre a restituire lo spirito ironico e lucido che l’ha sempre contraddistinta, racconta anche il legame profondo che Vanoni ha avuto con il teatro, con la Milano culturale, con il fermento intellettuale del dopoguerra. L’incontro con Strehler non fu solo un grande amore, ma una scuola, un laboratorio di vita e di arte. E lei, da quel terreno fertile, seppe far nascere una personalità musicale complessa, sofisticata, capace di attraversare la canzone popolare senza rinunciare alla profondità della canzone d'autore.
La carriera di Ornella Vanoni è un mosaico di epoche e atmosfere: dagli esordi nei brani della “mala” alle collaborazioni con autori come Gino Paoli e Vinicius de Moraes e il chitarrista Toquinho fino ai progetti più recenti che l’hanno riportata sulle scene come una diva senza tempo, amatissima anche dalle nuove generazioni.
