«Alghero saluta il maestro Manlio Masu, uno dei più rappresentativi artisti del secondo novecento sardo, ricordato anche per il suo grande impegno in ambito sportivo. Con lui se ne va un pezzo della storia della città, che ci impegniamo a custodire e tramandare perché anche le future generazioni possano conoscerne e apprezzarne il talento e l’immensa eredità che ci lascia». Il sindaco Raimondo Cacciotto commenta così la scomparsa del pittore Manlio Masu, all’età di 89 anni.

«Ricordare Manlio Masu oggi significa rendere omaggio a un uomo di grande sensibilità, cultura e profondi valori umani», dice la consigliera comunale del Pd Gabriella Esposito. «La sua figura ha rappresentato per tanti un punto di riferimento autentico, capace di lasciare tracce durature non solo attraverso le sue opere, ma soprattutto attraverso il suo esempio».

Mario Bruno, ex sindaco di Alghero, dice di Masu: «Maestro sempre: nell’arte, nella professione, nello sport e in tutti i tratti distintivi, che in lui erano stile, delicatezza, bellezza, rispetto».
Anche il consigliere comunale ed ex primo cittadino Marco Tedde ritiene il maestro Manlio Masu «uno dei più importanti e fecondi interpreti del ’900 sardo figurativo. Per dirla col poeta Carles Duarte i Montserrat: un artista dotato di una sensibilità estetica radicale, di autentico talento. Un signore d’altri tempi».

Michele Pais, consigliere comunale, parla di «un artista raffinato che con la sua arte ha saputo rappresentare in modo originale la Sardegna. Una intera vita dedicata alla pittura dove predominano il mare e l’universo femminile. Ma non solo. La città Alghero, a cui è sempre stato elettivamente legato, perde un maestro. Le sue preziose opere sono l'eredità più grande da custodire e tramandare». 

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