#AccaddeOggi: 13 ottobre 1886, l’invenzione della Coca Cola
Esattamente 137 anni fa un farmacista americano presentava il suo “rimedio contro il mal di testa”. Oggi la bevanda più famosa nel mondo genera solo in Italia un valore di 1,2 miliardiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Coca Cola compie 137 anni.
Era il 13 ottobre 1886 quando il farmacista statunitense John Stith Pemberton ufficializzava l'invenzione – che aveva fatto la sua prima comparsa qualche mese prima - della bevanda che negli anni si sarebbe diffusa in tutto il mondo.
Pemberton è ancora oggi ricordato come l’ideatore della ricetta di quello che avrebbe dovuto essere un “semplice” rimedio contro il mal di testa, ma che, invece, ebbe ben altro destino.
Solo in Italia, infatti, Coca-Cola genera oggi 1,2 miliardi di euro di valore condiviso, pari allo 0,06% del Pil nazionale, e si conferma la prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande per risorse distribuite a famiglie, imprese e Stato e per l’impatto occupazionale complessivo.
I dati sono contenuti in una recente ricerca della Sda Bocconi School of Management relativa all’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg, le tre società che rappresentano Coca-Cola in Italia. Con sedi e stabilimenti presenti da nord a sud, in Piemonte, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Basilicata e Sicilia, Coca-Cola è anche il primo datore di lavoro nell’industria di bibite e bevande.
Crea direttamente e attraverso il suo indotto 26.738 posti di lavoro (lo 0,1% degli occupati totali in Italia), con un totale di oltre 60.000 persone che beneficiano - parzialmente o totalmente - dai redditi di lavoro generati (direttamente e indirettamente).
Per capire l’impatto dell’azienda solo nel nostro Paese, basti pensare che, secondo la ricerca, lo scenario ipotetico di un mancato impatto economico di Coca-Cola in Italia si tradurrebbe in un significativo aumento del numero dei disoccupati, in particolare nelle Regioni in cui è presente con sedi e stabilimenti: +2,4% in Piemonte, +5,6% in Lombardia, +2,9% in Veneto, +2,8% in Abruzzo, + 0,5% in Campania, +1,4% in Basilicata e +0,4% in Sicilia.
(Unioneonline/l.f.)