Quando il lutto diventa motore di cambiamento, la cultura fiorisce. È quanto accaduto a Villacidro nel 2013, dopo il femminicidio di Marta Deligia: da quel dolore nacque un progetto che oggi illumina la Sardegna con parole, storie e solidarietà femminile.

Si tratta del Club di Jane Austen Sardegna, fondato da Giuditta Sireus, storica dell’arte e operatrice culturale, insieme a Gabriela Podda, presidente che ha contribuito a trasformare un piccolo cerchio di donne in una rete di oltre seicento lettrici in tutta l’Isola.

La scintilla è scoccata poche settimane dopo la tragedia: cento lettere scritte a mano, consegnate porta a porta, per invitare le donne di Villacidro a unirsi in un progetto culturale e sociale.

Oggi quel sogno è un movimento che promuove la lettura e la cultura al femminile con cinque sedi distribuite sull’Isola e una lunga serie di eventi che con il Dicembre Letterario 2025 trasformeranno novembre e dicembre in un calendario fitto di incontri, dialoghi e riflessioni.

Il tema di quest’anno, “Abitare i libri, i luoghi e il tempo”, invita a pensare ai libri non come oggetti da collezione, ma come spazi vivi: case in cui rifugiarsi, incontrarsi, crescere.

Piergiorgio Pulixi (Foto cartella stampa)

Il programma spazia da incontri contro la violenza sulle donne, come “Parola, Singolare, Femminile” al THotel di Cagliari, a presentazioni di grandi autori contemporanei, tra cui Massimo Carlotto, Cristina Caboni, Piergiorgio Pulixi e Francesco Abate, nelle città di Cagliari, Nuoro, Villacidro e Sassari.

Melania Muscas (Foto cartella stampa)

Non mancano appuntamenti sul territorio, con presentazioni nelle scuole e nelle comunità locali e momenti di approfondimento letterario dedicati a Jane Austen, con Alessio Ceccherelli impegnato a portare la scrittrice inglese tra i giovani studenti e un tea time riservato alle iscritte.

Il gran finale sarà online il 16 dicembre con “Jane Austen raccontata”, un evento digitale con Alessia Gazzola e Felicia Kingsley.

Massimo Carlotto (Foto cartella stampa)

«Abitare i libri significa portare la letteratura nei territori, farla diventare comunità e dimostrare che un’altra storia è sempre possibile», spiega Giuditta Sireus. Ed è proprio questo il filo rosso che lega tutte le iniziative del Club: far sì che la lettura diventi strumento di emancipazione, condivisione e trasformazione sociale, restituendo valore alla parola e al pensiero critico.

I Tenores di Neoneli Massimo (Foto cartella stampa)

Gli eventi sono gratuiti e su prenotazione, con il sostegno dell’assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari e della Fondazione di Sardegna. 

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