A Scano Montiferro torna Bookolica Festival
E accende i riflettori su parole, potere e resistenza culturalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Chi controlla le parole, controlla il mondo? Parte da questo interrogativo l’ottava edizione di Bookolica, il festival dei lettori creativi organizzato dall’associazione Bottega NoMade, in programma dal 17 al 19 ottobre nella scalinata della chiesa di San Pietro Apostolo a Scano Montiferro.
Una tre giorni ricca di incontri, dibattiti, performance, musica e laboratori, con un filo conduttore ispirato a 1984 di George Orwell: il potere del linguaggio e il rischio della sua manipolazione.
«Viviamo immersi nelle parole: ci informano, ci formano, a volte ci confondono», spiega il direttore artistico Fulvio Accogli. «Ma cosa succede quando il linguaggio non descrive più la realtà, bensì la riscrive? Il festival vuole offrire strumenti critici e poetici per ripensare il nostro rapporto con le parole».
La rassegna si apre venerdì 17 ottobre con un doppio appuntamento dedicato al calcio. Alle 19 si parla di criminalità nel mondo del pallone, con ospiti come il giornalista Fabio Ornano e Valerio Moggia, autore del blog “Pallonate in faccia”, in dialogo con Alessandro Sanna, autore di Que viva el fútbol.
Alle 21.30 spazio invece a uno sguardo più romantico e letterario sullo sport, con l’ex calciatore Paolo Faragò e lo scrittore Nicola Muscas, in un confronto tra vigneti e campi da gioco.
La serata prosegue con il documentario-inchiesta Te lo meriti Alberto Sordi (22.30), a cura di Pablo Sole, e si chiude con la performance multimediale LanD ExcapE ExpansE (23.00), una riflessione visiva e sonora sull’impatto dell’uomo sulla natura.
Sabato 18 ottobre si apre con un confronto sulle lingue minoritarie e sul sardo, con l'incontro Li làcani nostri, a cui partecipano figure come la divulgatrice Mari Mameda, l’attivista Affatta di soli, e il presidente dell’Assemblea Natzionale Sarda Riccardo Pisu. Presenti anche il sindaco di Scano Antonio Flore e l’assessore alla Cultura Antioco Mélia.
Nel pomeriggio si alternano le esibizioni di Stefano Pilia, la performance Rivolta perpetua di Jonny Costantino e una doppia tavola rotonda sul rapporto tra potere, territorio e ambiente. Prima con l’incontro Lo sviluppo diseguale, con urbanisti e storici come Massimo Carta, Irene Frau e Walter Falgio, poi con Nel nome del progresso, una riflessione critica sulla transizione ecologica in Sardegna, con la partecipazione, tra gli altri, dell’economista Mauro Bonaiuti e della costituzionalista Ilenia Ruggiu.
Gran finale di serata affidato al live elettronico del musicista palermitano Angelo Sicurella, accompagnato da Roberto Costa e Giorgio Bovì.
Domenica 19 ottobre si parte al Centro Giovani ZAC con una lezione di Tai Chi aperta a tutti, guidata da Elena Morando, seguita dall’esibizione del coro Gavino Gabriel di Tempio Pausania, in un viaggio nel canto tradizionale “a tasgia”.
Nel pomeriggio riflettori sull'attivismo digitale e climatico. Alle 17 l’artista Kenobit presenta il suo libro Liberare il mio smartphone per liberare me stesso. A seguire, la testimonianza della militante di Extinction Rebellion Valentina Corona, trattenuta a luglio scorso durante una protesta contro il G7.
Alle 19 si torna alla musica come strumento di resistenza culturale con gli etnomusicologi Marco Lutzu e Diego Pani, prima dell’ultima esibizione live della rassegna, ancora con Kenobit, che porta sul palco il suo inconfondibile set chiptune interamente realizzato con Game Boy.
Come ogni anno, Bookolica dedica attenzione anche ai più giovani. Nell’ambito della sezione Picciunè, la pluripremiata autrice lettone Luize Pastore conduce due laboratori dedicati a scrittura e disegno, sabato e domenica al Centro Giovani ZAC. Completano il programma l’incontro “Le mille e una fiaba” e un laboratorio interattivo a cura di Elena Morando.
Infine, durante tutto il festival, spazio alla rubrica What’s the frequency, Sa Scena? a cura di Gabriele Mureddu della rivista Sa Scena, che ogni sera proporrà un diario di bordo in quindici minuti tra cronaca, riflessione e suono.
(Unioneonline/Fr.Me.)