Il connubio inedito tra murales e mosaici, l’incontro rarissimo tra tecniche molto diverse in un nuovo dialogo tra due giovani artisti sardi. C’è questo e tanto altro in Incontri, il progetto di Lukamura, mosaicista di San Teodoro originario di Bono, che ha esposto alcuni suoi lavori all’interno di uno dei murales più grandi della Gallura. Un’opera, quest’ultima, pressoché sconosciuta ai più e realizzata nel 2004 dal muralista Nico Russo, di Bitti ma anche lui arrivato a San Teodoro, lungo tutta la parete esterna del ristorante La Mesenda, al centro del paese.

250 metri quadri di dipinti, ad oggi non ancora censiti ufficialmente tra i murales isolani, che raccontano la cultura sarda con immagini che si rifanno al muralismo di Orgosolo, “quello tradizionale di un tempo, prima che si sporcasse con la street art”, precisa Luca Mura.

È su questa suggestiva tela muraria che il mosaicista 45enne ha deciso di esporre alcuni lavori della sua collezione MelkiOra, ispirata all’artista bosano del secolo scorso Melkiorre Melis, in cui Mura unisce l’arte sarda degli anni ’30 con l’attualità. "Gli artisti si devono poter incontrare, io non voglio lavorare da solo – afferma Luca Mura – quest’opera è un incontro molto raro tra due tecniche con il quale voglio dare un messaggio di collaborazione che amo riassumere con il termine ‘Frammenti comunicanti’”. È questa la filosofia di base che ispira tutta la sua arte, in cui tante piccole tessere, l’una diversa dall’altra, danno vita ad un’immagine. Una variante al mosaico classico con una tecnica unica nel suo genere di cui Luca Mura è il solo esponente in Sardegna ed uno dei pochi in Europa. Unico artista isolano anche tra i 500 creativi italiani che compaiono nel libro Arte in quarantena, edito da Mondadori. Tra le sue ultime collaborazioni anche quella con la designer cagliaritana Mara Damiani e il Comune di Mamoiada, che lo ha voluto come direttore artistico per un progetto di museo a cielo aperto che riunirà diversi artisti sardi.              

© Riproduzione riservata