«Perché la Sardegna costringe noi cittadini a rinunciare alle cure?»
«Medici in pensione e non più sostituiti, liste d’attesa infinite: così noi sardi rinunciamo a curarci»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
nella zona di Sanluri spiace constatare che non ci siano più pneumologi, e questo perché i medici che sono andati in pensione non sono stati sostituiti.
L’opzione, per una possibile visita, è Sassari, ma non per queste settimane quanto piuttosto per i prossimi mesi.
Sono alquanto schifato. La sanità pubblica è allo sfacelo da tempo e ormai quasi obbliga noi cittadini a ricorrere ai servizi della sanità privata. E chi non ne avesse la possibilità economica? Non si può curare.
Non è più pensabile tutto ciò. Le liste d'attesa lunghe portano a non curarsi, con tutte le drammatiche conseguenze che ciò comporta.
Nel mio caso fortunatamente non mi è necessaria una visita urgente, e dunque aspetterò seppur stia male da inizio mese. Ma i pazienti cronici cosa dovrebbero fare?
La Regione non può ignorare le necessità di cura di noi cittadini.
Grazie dell’attenzione».
Fabio Argiolas
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