«Cara Unione,

sono un idoneo amministrativo C1 del concorso indetto dall’agenzia Laore Sardegna nel 2021. E scrivo per raccontare ciò che io e altre 400 persone stiamo affrontando.

Negli assessorati e nelle Agenzie regionali c’è un significativo ammanco di personale amministrativo, eppure la nostra graduatoria non viene pressoché utilizzata per riempire questi vuoti. La Regione, di fatto, anziché assumere il personale che le occorre attingendo dalla nostra graduatoria ha indetto e sta espletando dei nuovi concorsi, che produrranno delle “graduatorie gemelle” alla nostra. E c’è di più, infatti, la Regione acquisisce il personale anche attraverso delle agenzie interinali, quindi con un maggiore esborso di denaro pubblico.

Tutto ciò è immotivato visto che la nostra graduatoria è ancora vigente, e che la Regione – se solo lo volesse – potrebbe utilizzarla portandola a esaurirsi e al contempo andando a colmare i vuoti negli uffici amministrativi regionali.

Visti questi fatti mi è chiaro come né la Giunta regionale, né i vertici delle Agenzie, né l’Assessorato al Personale siano interessati a risparmiare soldi pubblici e a rendere efficiente l’attività dell’amministrazione regionale. Perché se così fosse avrebbero già, a 15 mesi dalla pubblicazione della nostra graduatoria, arruolato in servizio più della metà degli idonei.

E invece così non è. Le acquisizioni di personale dalla graduatoria Laore, infatti, avvengono con chiamate irrisorie, cioè 10, 15 chiamate alla volta su una graduatoria che conta circa 400 idonei e – si badi bene lo ribadisco – a fronte di una effettiva mancanza di personale negli uffici regionali.

Mi è chiaro che la strategia messa in campo sia quella di protrarre questa situazione di stallo e di inutilizzo della graduatoria sino al raggiungimento della scadenza della medesima.

Insomma noi idonei viviamo una sorta di guerra di logoramento. Le assunzioni attuate sino a oggi non hanno intaccato davvero la consistenza numerica della graduatoria Laore e al contempo non hanno lenito di penuria di personale in Regione.

E noi di fronte a tanta tracotanza siamo pressoché impotenti e soli.

Impotenti perché dinnanzi a noi abbiamo una Pubblica amministrazione che ha una forza che è senza dubbio maggiore rispetto a quella che può esercitare un cittadino. E ciò significa anche che nonostante la Regione stia tergiversando a colmare i vuoti in organico acquisendo il personale dalla graduatoria (che è la maniera meno dispendiosa per farlo) noi non abbiamo modo di impedirglielo.

Soli perché il Consiglio regionale, ad oggi, non è ancora intervenuto per correggere le cattive scelte della Giunta che ha scientemente deciso di non agire.

Il Consiglio regionale avrebbe potuto, difatti, impedire la messa al bando dei nuovi concorsi. Avrebbe potuto agire, chiedendo con forza, che la Regione risparmiasse il denaro dei contribuenti sardi indicando alle agenzie e all’assessorato al Personale che le assunzioni di cui gli uffici necessitano si sarebbero dovute fare acquisendo gli idonei del concorso Laore.

E invece c’è un silenzio e un’immobilità pressoché totale sulla nostra vicenda da parte del Consiglio regionale.

Se tutti coloro che in Regione sono preposti a effettuare le assunzioni del personale non modificheranno le loro dispendiose decisioni, i sardi assisteranno ad altro spreco del loro denaro e anche, elemento non certo secondario, al proseguire delle lungaggini amministrative».

Lettera firmata (*)

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