«Morire di Sardegna»
«Una diagnosi di fibrosi polmonare idiopatica, e le cure salvavita che nell’Isola non vengono garantite»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
l'altro giorno è venuto a mancare il mio amico Ferruccio, di 67 anni.
La sua unica colpa era quella di vivere in una terra bellissima e da tanti invidiata, ma dove se hai problemi di salute come lui, che era malato di fibrosi polmonare idiopatica e necessitava di ossigeno continuamente, purtroppo rischi anche la morte.
L'unica strada per guarire, per Ferruccio, era il trapianto, ma in Sardegna non ci sono centri di eccellenza per trapianto polmonare e l’intervento, per lui, avrebbe quindi significato un lungo viaggio con la nave o in alternativa l’aereo.
Già una volta Ferruccio era stato fatto sbarcare da un aereo perché il comandante ritenne, sulla base di regolamenti IATA, che i suoi apparecchi salvavita potevano essere pericolosi per la sicurezza del volo.
Morale? L'altro giorno Ferruccio ha avuto una crisi respiratoria più forte del solito ed è morto.
La sua unica colpa? Quella di vivere in Sardegna.
Ciao Ferruccio, quante scarpinate ci siamo fatti in occasione delle elezioni».
Alberto Cicotto – Monserrato
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