«Io, imprenditrice, non trovo personale. E i giovani sardi pensano solo agli aperitivi...»
Lo sfogo di una professionista del settore turisticoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
ho provato smarrimento nel leggere la lettera sul vostro giornale online dove un quarantenne, con laurea e buona conoscenza delle lingue straniere, stigmatizza l’atteggiamento degli imprenditori turistici sardi. Sempre un gradino sotto, a suo dire, rispetto ad esperienze lavorative all’estero. Generalizzare, a mio avviso, è però sempre sbagliato. Perché denigrare una categoria?
Sono un’imprenditrice turistica e parlo della mia esperienza e del rapporto che si è creato con la mia squadra di lavoro, meglio sarebbe dire con la mia “famiglia” di lavoro.
Tra ristorante e hotel siamo una quindicina di persone. Alcuni sono con noi da decenni. Ognuno nel suo ruolo, che va al di là di un contratto di lavoro. Sempre e comunque da onorare. Ma al di là dell’aspetto economico, è il rapporto umano, anche in questo lavoro (certamente faticoso in certi periodi, come i mesi estivi), il motore che tiene su di giri tutta la macchina.
Ecco, il vero problema, anche se paghi il dovuto, se garantisci l’alloggio, se assicuri il turno di riposo, se lavori con il sorriso perché ti viene naturale, sta diventando difficile trovare ragazze e ragazzi che abbiano disponibilità a fare (anche) questo lavoro.
Ho quasi l’impressione che qualcuno si vergogni. O magari rinunciare all’aperitivo con gli amici è un sacrificio troppo grande. Mi dispiace.
Così come per certi versi mi dispiace (anche se è parte del nostro guadagno) vedere e sentire nel mio hotel lavoratori delle imprese d’appalto dei vari cantieri che parlano con un accento diverso da quello sardo.
Anche nel settore dei lavori pubblici trovare giovani sardi disposti a fare la loro parte è sempre più difficile. Peccato».
Lettera firmata (*)
(*le generalità, a conoscenza della redazione, vengono omesse nel rispetto della privacy e secondo la normativa vigente)
***
Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.
(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)