"Io cittadino 'a rischio', che vuole continuare a viaggiare e vivere"
"Lasciate che la gente possa continuare a vivere normalmente, lavorare, produrre e creare quanto serve per pagare le vere soluzioni al problema""Cara Unione,
sun cittadino a rischio, sia per età che per malanni, ma vorrei continuare a 'vivere'. Ho lavorato 45 anni, creato ricchezza e posti di lavoro, pagato tasse a non finire: ora voglio andare al ristorante, al bar, in vacanza, viaggiare e fare shopping, pur con tutte le cautele necessarie per evitare il contagio. E se mi ammalo voglio essere curato nel miglior modo possibile, come merito.
Voglio che i nostri ragazzi vadano a scuola, si impegnino e ricevano un'educazione e una cultura degna di una civiltà evoluta, figlia della nostra storia. Tenetevi pure le vostre elemosine a pioggia, i vostri bonus 'mirati', le vostre iniziative inconcludenti, peraltro realizzate con nostro denaro, o peggio, a nostro debito. Lasciate che l'italica gente possa continuare a vivere normalmente, lavorare, produrre e creare quanto serve per pagare le vere soluzioni del problema. Abbiamo tecnologia sanitaria, mezzi economici ed immobili di stato ampiamente sufficienti per allestire ospedali, produrre medicinali, istruire personale anche non 'medico' per curare chi si ammala: questo serve adesso e per eventuali ondate future, in attesa dei vaccini.
Imprigionare le persone bloccando l’economia crea soltanto un'alternativa di agonia per psicosi e prossima fame, anziché per virus. State scherzando con la nostra pelle, la nostra libertà e i nostri soldi. Ed è pure colpa nostra!
Grazie allora, signor Presidente, e grazie al Governo tutto, incapace di nulla che sia realmente utile per combattere la pandemia, ma prodigo di costose inutilità, dai banchi a rotelle alle leggi omofobiche, alle piste ciclabili, all’importazione di positivi e quant’altro.
Se questo è il vostro meglio, grazie, possiamo e vorremmo farne a meno".
Giuseppe Mallarino
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