"Cara Unione,

ho iniziato il 2020 con i migliori propositi e le aspettative più alte che ci potessero essere. Poi, però, a marzo è arrivata la pandemia, con il Paese che si è ritrovato a dover stare a casa, fra paura e incertezza del domani.

'Andrà tutto bene', ripetevamo. Poi però le attività falliscono, i piccoli impresari e artigiani rimangono a terra, i centri commerciali chiudono, gli ospedali sono pieni, non c’è più spazio e la gente muore. E allora le raccolte fondi, le comunità, i volontari, le file per fare la spesa, i nuovi reparti ospedalieri.

Mamma lavora tutti i giorni rischiando la sua vita per noi, papà invece non può lavorare... io non posso andare a scuola, proprio durante l’ultimo anno: chi l’avrebbe mai detto che quella sarebbe stata l’ultima campanella?

Non posso vedere nonna, non posso più abbracciarla, non la posso toccare, non posso vedere le mie amiche. E allora le videochiamate con gli amici e le chiamate in famiglia, la gente che canta dal balcone, la pizza fatta in casa, la scuola a distanza, gli allenamenti casalinghi.

Ci hai tolto tutto, hai visto? Ci siamo dovuti ridimensionare. Abbiamo perso un intero anno di vita, attimi indimenticabili, mille e nuove esperienze.

Il 23 giugno ho dato il tanto temuto e aspettato esame di maturità nel giorno del compleanno di nonno. Volevi dirmi che tu ci sei nonno? Tu ci sei sempre, lo so. La mia migliore amica al mio fianco, mio papà con un grande mazzo di fiori e mamma presente con il cuore come sempre! La felicità di chiudere un grande capitolo.

Poi sei tornato pronto a prenderti quello che hai lasciato, di nuovo ad ottobre usciamo sempre di meno e inizia nuovamente l’incubo. Siamo a dicembre e hanno trovato il vaccino per sconfiggerti, a breve sarai solo un brutto e lungo incubo.

Da parte mia continuerò a seguire sempre i miei sogni, a raggiungere i miei obiettivi, a realizzarmi e a rialzarmi sempre qualsiasi cosa succeda. Ed è l'augurio, per il nuovo anno, che voglio fare a tutti i sardi. Perché se il 2020 ci ha tolto tutto, nulla cancellerà mai la speranza di un futuro migliore".

Alice

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