"Cara Unione,

sui vaccini chiunque può dire tutto e il contrario di tutto.

Negli ultimi giorni è morta un'insegnante di Palermo per una trombosi e, meno di una settimana fa, una docente di Messina. Il tutto pochi giorni dopo avere ricevuto il vaccino. Eppure, si va avanti con disinvoltura rassicurati da affermazioni secondo le quali non esiste un nesso di causalità tra l'inoculazione della dose vaccinale e la morte delle persone.

Forse ci siamo abituati a non dare più il valore che merita ogni vita umana legata alle altre centinaia che ogni giorno ci viene riproposto aridamente in questo bollettino di guerra evidenziato da tabelloni colorati, come un'estrazione macabra del lotto e ci scordiamo che dietro ogni numero c'è la vita di chi combatte la malattia dentro un respiratore, in solitudine.

Sta di fatto che si è deciso che in questo momento dove la gente non ha più il lavoro e molti fanno la fila per avere un pò di cibo, fosse gradevole una guerra fra nazioni per accapparrarsi i vaccini e ingrassare le finanze delle case farmaceutiche sollevate per legge da qualsiasi resposabilità penale per i danni che causano alle persone.

Attenzione che questo non è un risiko virtuale ma la realtà spaventosa che stiamo vivendo quotidianamente".

Silvia Tedde

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