"Cara Unione,

il caso Balotelli e i presunti buu proferiti (secondo gli 'antirazzisti') in chiave 'scimmiesca' rimandano a un fenomeno che va oltre gli aspetti sociali, civici, comportamentali, legislativi e repressivi. L'uomo, spiegano l'antropologia e l'etologia, è un animale sociale che necessita, se non gratificato, di scaricare frustrazioni, istinti, bisogni repressi e sensi di impotenza.

Necessità che, se non soddisfatte, generano rabbia e violenza. Non a caso, le società primitive si erano dotate di efficienti 'ammortizzatori sociali' in grado di canalizzare frustrazioni e angosce collettive. Nell'impero romano con i gladiatori e i cristiani sbranati. Nei tempi recenti con una certa tolleranza per la prostituzione, per le droghe leggere, l'alcool e il gioco d'azzardo. Soluzioni parziali, ma con forti poteri 'compensativi'. Anche il calcio e i relativi bonari 'sfottò' rientrano a pieno titolo nella camera di compensazione degli sfoghi collettivi. Nulla è cambiato rispetto al passato: ieri Panem et Circenses, oggi, Stadium et Buu".

Gianni Toffali - Verona

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