"Discoteche e Covid, un incredibile caos decisionale"
"Si cerca di capire se la decisione delle discoteche aperte ad agosto abbia provocato l’aumento dei contagi: credo che la risposta sia fuori da ogni dubbio""Cara Unione,
a seguito del servizio nella trasmissione Report andato in onda ad inizio settimana, la Procura di Cagliari apre un fascicolo per accertare eventuali responsabilità. Si cerca di capire se quella decisione abbia provocato l’aumento dei contagi. A conti fatti e senza troppi giri di parole, visto lo stato in cui si trova attualmente la Sardegna e le regioni da cui è arrivato il contagio sull’isola, la risposta al quesito è un sì netto ed è una realtà che conoscevano anche le pietre ma tant’è.
L’ipotesi è di epidemia colposa, la stessa su cui indaga la Procura di Tempio che già a fine agosto aveva aperto un fascicolo dopo la vertiginosa impennata dei contagi in Sardegna che, ancora a luglio, registrava un numero minimo di casi.
Per ricostruire la vicenda , a livello normativo, è necessario tornare al Dpcm del 7 agosto che stabiliva la chiusura delle discoteche lasciando però alle Regioni mano libera di prendere provvedimenti non in linea.
All’inizio di agosto il Comitato tecnico-scientifico sardo si è opposto alla decisione di continuare a tenere aperte le discoteche, presa dal presidente Solinas col sostegno della sua giunta di centrodestra e anche di parte dei consiglieri regionali.
Il parere è contenuto in una mail datata 6 agosto, sottoscritta dai quattro consulenti del Comitato ed è stata inviata, tra gli altri, all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu e al direttore generale della Sanità Marcello Tidore. I consulenti hanno analizzato la prima bozza dell’ordinanza che conteneva la proroga ai locali da ballo e hanno dato un giudizio inequivocabile: 'Il Comitato non approva il documento', e non solo, hanno messo nero su bianco la loro preoccupazione per gli assurdi assembramenti testimoniati dalle numerose foto pubblicate sui social.
Nonostante questo non aspettano molto: il governatore Solinas la sera dell’11 agosto adotta l’ordinanza valida fino al 31 agosto, per poi revocarla con un provvedimento del 16 agosto - subito dopo ferragosto quindi e tutta la movida annessa - in cui si sospendono tutte le attività del ballo. Ma quella ordinanza arriva dopo che si registrarono le notti folli in Costa Smeralda, dove migliaia di persone si scatenarono in libera uscita nei locali vip e nelle decine di discoteche, aperte senza limiti e poche precauzioni: le regole sono saltate, mascherine e distanziamenti inesistenti.
La tragica conseguenza a tutto questo è duplice. Appena alcuni giorni dopo si registravano focolai tra dipendenti e clienti spesso impossibili da rintracciare perché o non registrati o, se si, con nomi falsi. Ma il peggio è che questi contagi, tra cui alcuni anche nomi noti, vengono definiti come 'made in Sardegna', originati da contatti avvenuti con sardi e in territorio sardo, affermazioni lontane enormemente dalla realtà dei fatti.
Ma le responsabilità probabilmente rientrano nell’amministrazione della regione, quella che ha lasciato senza nessun controllo anche i traghetti da e per la penisola stracolmi di vacanzieri per i quali lo status della Sardegna 'isola Covid free', con poche restrizioni, era diventato una sorta di messaggio pubblicitario per attirare turisti post lockdown.
I magistrati vogliono capire se la Regione abbia consentito l’apertura dei locali della Costa Smeralda nonostante fosse a conoscenza dei rischi per la salute delle persone che affollavano la nostra isola nei mesi estivi. E a giudicare da quanto emerso e dal parere negativo in nero su bianco del CTS, i dubbi sono ormai sempre meno.
Nel servizio di Report vari consiglieri di maggioranza e di opposizione fanno riferimento al parere del Comitato Tecnico Scientifico allegato alla decisione del governatore Solinas di tenere aperte le discoteche, dichiarando allo stesso tempo, però, di non aver mai visto tale documento, pur essendo a conoscenza della sua esistenza.
Cerchiamo di capire: il Consiglio regionale aveva subordinato la riapertura delle discoteche - anche con l’avallo dell’opposizione di centrosinistra - al parere del Comitato tecnico scientifico dato per affermativo. Ma dove è andato a finire questo documento?
Se il presidente Solinas ha mentito ai sardi questo è grave, inaudito , intollerabile. E alla luce di questo caos decisionale in un mondo normale si voterebbe domani stesso un nuovo governo regionale".
Pietro Casula - Movimento per la Sardegna
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