La fantasia vuole il potere. Ora Gianluca Gaetano vede la porta da lontano ma è più contento. Ama la città, la squadra, l’ambiente, Napoli è nel cuore ma Cagliari è sulla pelle. E le prospettive sembrano buone.

Sta vivendo uno dei momenti più luminosi della sua avventura a Cagliari. Arretrare il raggio d’azione gli ha cambiato il modo di stare in campo: «Mi diverto di più, tocco più palloni», dice, spiegando come il nuovo ruolo gli stia regalando sensazioni positive e continuità. Nel Cagliari di Pisacane vede una qualità superiore rispetto alle ultime stagioni, merito anche degli innesti di Esposito e Folorunsho.

Gianluca Gaetano (Foto Ansa/Fabio Murru)

Gaetano parla con affetto della città che lo ha adottato, un legame nato nei sei mesi con Ranieri e diventato oggi una scelta di vita. Non dimentica però il momento più difficile: l’incidente della moglie al settimo mese di gravidanza, una paura enorme poi trasformata in gioia con la nascita del piccolo Mattia e della sorellina.

Gianluca Gaetano (Foto Ansa/Fabio Murru)

Centrocampista creativo, ispirato fin da ragazzo da Marek Hamsik, non si sente un bomber: «Il mio compito è far giocare bene la squadra». E alla Nazionale guarda senza ossessioni, ma con ambizione. Forte il rapporto con i compagni e con i tifosi, che non smette di ringraziare. Ora la testa è al Genoa: «Ci servono quei tre punti. Daremo tutto».

Gianluca Gaetano (Foto Ansa/Fabio Murru)

L’intervista di Enrico Pilia su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App L’Unione Digital 

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