Un atto di fede
Caffè Scorretto
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“C orrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori”. Mai come adesso tanti ripetono Marco Tullio Cicerone pensando a quel che è capitato a Mario Draghi e che potrebbe capitare agli italiani da qui a settembre e soprattutto dopo le elezioni. I politici non fanno che chiederci a ogni scadenza elettorale un atto di fiducia. Ma ormai la fiducia non basta; ci vuole un atto di fede che però anche le menti illuminate e sante di Pascal e Sant’Agostino avrebbero smarrito di fronte al disastro combinato in Parlamento, alle continue, grottesche pantomime elettorali e al nebbioso futuro. Più certi personaggi blaterano in tivù e starnazzano nei social e più sovvengono “le morte stagioni” e “mai fine al peggio”. Oltre la politica, che non solo basterebbe ma pure avanzerebbe, per dire in che pazzo mondo viviamo, c’è dell’altro. Da “Nero Italia”, i titoli di coda. “Scuola, in Salento titoli falsi per scalare il Miur. Tra i 42 indagati prof e collaboratori”; “Lucca, falsi certificati medici per patenti: 29 indagati”; “Genova, in centro storico una casa laboratorio di abiti e orologi di marca falsi”; “Napoli, arrestato cardiologo: risultava presente a operazioni alle quali non aveva mai partecipato”. Ci sarebbe anche la denuncia di stupro di una turista finlandese a Trapani e un operaio morto in fabbrica a Tivoli. Che dite, ce la possiamo fare?