Stupidità naturale
Caffè Scorretto
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P ensavamo che l’IA fosse davvero intelligente, illimitatamente intelligente. Sappiamo ora per certo che può essere artificialmente stupida quanto la più stupida intelligenza naturale. Donald Trump, che in un delirio di potenza sta stravolgendo principi etici e confini terrestri, ne ha dato involontaria dimostrazione. Attraverso i suoi addetti alla propaganda le ha ordinato di generare un videoclip per magnificare una chimerica “Riviera di Gaza” che, controllata dagli Stati Uniti, secondo una sua psichedelica illusione diventerà l’emblema della pace in Medioriente. Sarà il luogo dei sogni, il paradiso perduto e finalmente ritrovato, il riscatto del biblico peccato di Adamo. Se l’IA fosse davvero intelligente e dotata di pensiero autonomo, in risposta a quell’ordine avrebbe dovuto simulare graficamente il gesto dell’ombrello. Con relativa essenziale didascalia: «Non disturbatemi per simili cretinate». Invece, esaudendo i desiderata del committente, ha prodotto un filmato che mostra grattacieli avveniristici, spiagge abbaglianti, danzatrici hawaiane, gente che balla sotto una pioggia di dollari, Trump e Netanyahu che bevono un drink sdraiati al sole sorvegliati da Musk. E, troneggiante su tutto, una statua colossale dorata, o forse d’oro, del Presidente americano: l’IA ha già imparato che all’occorrenza bisogna fare il leccaterga del Potente di turno.