M edioevo, nel linguaggio comune e nell’immaginario collettivo, indica una situazione di arretratezza morale e culturale. In realtà non è proprio così, perché il periodo che va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell’America (1492) è anche ricco di produzione culturale (Dante Alighieri operò alla fine del 1200, tanto per dire) e artistica. Detto questo, due fatti accaduti nel weekend di Pasqua. A Monte di Malo, nel Vicentino, il cliente di una bruschetteria ha lasciato questa recensione: «Mi hanno messo a mangiare a fianco dei gay e sinceramente non mi sono sentito molto a mio agio durante la consumazione». Alla stazione Porta Principe di Genova, invece, un gruppo di circa 30 ragazzi disabili, che avevano prenotato un posto sul treno Genova-Milano, non hanno potuto viaggiare perché hanno trovato i posti a loro riservati occupati da turisti che si sono rifiutati di scendere nonostante l’intervento del personale di Trenitalia e della Polizia ferroviaria. Un bel viaggio indietro nel tempo. Al Medioevo appunto. Come consolazione, i titolari della bruschetteria hanno assicurato al cliente omofobo che la prossima volta gli serviranno da mangiare nella porcilaia e per la vicenda dei disabili sono già arrivate due denunce alla Procura di Genova con l’ipotesi di violenza privata. Perché peggio del Medioevo c’è solo l’impunità.

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