I malati di calcio possono stare tranquilli, l’astinenza appena cominciata è già finita e presto il pallone tornerà a rotolare. Venerdì via ai Campionati europei, dopo saremo già in clima campionato. Nel frattempo, i procuratori sono diventati i nuovi padroni del calcio. I più famosi hanno residenza a Montecarlo, operano in Italia e hanno la sede delle loro società a Malta. Non ci vuole un ufficiale della Guardia di Finanza per capire che cosi si celi dietro questa triangolazione. Le commissioni (cioè quello che intascano gli agenti quando un calciatore passa da un club a un altro) hanno raggiunto cifre da capogiro. Sono lievitate quando la Figc ha deciso di tracciare i pagamenti dei cartellini. Prima ne succedevano di cotte e di crude. Adesso, lo stesso. Ma in un altro modo. E così, ammiriamo estasiati l’ascesa dell’ex pizzaiolo Mino Raiola (il numero uno dei procuratori dopo il portoghese Jorge Mendes) e di Giuseppe Riso, ex cameriere del ristorante “Giannino”, il preferito da giocatori e tifosi vip del Milan. Un rapporto commissionato dall’Uefa a due consulenti finanziari indipendenti ha certificato che il giro illecito del calcio nel biennio 2019-20 ammonta a 2.000 miliardi di euro. Il rapporto non è mai stato pubblicato e lo si conosce solo grazie a “Report”. Ma tranquilli, l’11 giugno con Italia-Turchia il pallone riprenderà a rotolare. Anzi, ad andare a rotoli.

© Riproduzione riservata