L ’abbiamo votata tutti. Ok, metà degli elettori non è andata al seggio e, degli altri, il 45,4 per cento ha assicurato ad Alessandra Todde il voto come presidente. Ma sono volgari dettagli. Come da manuale dell’elettore italiano anche nell’edizione sarda, accorriamo in soccorso della vincitrice: «Sa, l’abbiamo votata tutti». E poi, senza prendere respiro, subito a chiedere favori.

Considerata la visibilità di questa rubrica, perché non approfittarne scorrettamente a nome di tutti i giornalisti?

Lunedì notte la macchina elettorale della Regione non era in grado di dirci chi avesse vinto. Se ai cronisti ormai incanutiti e con acciacchi non avessero provveduto Todde intestandosi la vittoria, e Truzzu “rivendicando” la sconfitta grazie ai dati dei rappresentanti di lista, non avremmo avuto idea di come titolare la prima pagina. Impossibile, se non si sa chi ha vinto.

E allora, Signora Presidente, ecco il favore che le chiedono i giornalisti: un sistema per conteggiare i voti che funzioni. Se dopo 17-18 ore di spoglio la Regione nemmeno sa quale candidato si è imposto, significa che non basta migliorare il sistema informatico: ne serve uno nuovo. Lo compri, cortesemente, ora che di farsi chiamare “Presidente” ha titolo. Così, la prossima volta, un titolo (per il giornale) lo avremo pure noi. Che l’abbiamo votata tutti.

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