L’insano connubio
Caffè Scorretto
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R icevo e trepidante pubblico: «Caro Tacitus, se Giorgia Meloni vuole davvero, come sostiene con ostentata fierezza, il bene dell’Italia e che quel bene può essere soltanto il frutto delle idee e dei programmi politici della destra, ha una sola strada da percorrere. Dovrebbe rinunciare a essere Giorgia e diventare Elly. E, in quota parte, anche Landini Conte Fratoianni Bonelli Salis Albanese Boldrini. Di tutti costoro dovrebbe assimilare e divulgare le idee politiche, sociali, economiche. Dovrebbe ammettere che: il fascismo è vivo e vegeto ed è una minaccia costante; l’Occidente è causa di tutti i mali della Terra; il sesso è fluido; lo sciopero è l’anima del lavoro; i palestinesi sono tutti vittime, i terroristi di Hamas vanno capiti, gli ebrei se la cercano e ben gli sta se li perseguitano; porti aperti agli immigrati, che sono brava gente; i magistrati sono superuomini immacolati e vanno salvati con un «no» al referendum; le finanziarie devono far piangere i ricchi. Se Giorgia propugnasse queste idee la sinistra italiana, che attualmente non ne ha di proprie illudendosi che tali siano quelle del woke, sarebbe costretta, per continuare a esistere, a sostenere il contrario. Come ha sempre fatto da quando governa Meloni. Una sinistra con idee di destra. Questo insano connubio salverebbe l’Italia. Che te ne pare?». Giro la domanda ai miei lettori più cattivi.
