M argaret Thatcher era del parere che nessuno ricorderebbe il buon samaritano se oltre le buone intenzioni non avesse avuto anche i soldi. L'Europa, come l'ex primo ministro inglese, delle buone intenzioni non sa proprio che farsene: bussa a denari. Prova ne sia che la proposta di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, di cancellare il debito è stata accolta con una sonora, democratica spernacchiata. Siamo seri, le possibilità di liberare risorse (e credibilità che non vale meno) ci sono. Non tanto lavorando sulla discussa “quota 100”, pensata per i sessantaduenni con vista pensione, che nell'arco di otto anni peserà 41 miliardi, e neppure sul reddito di cittadinanza (costo stimato in tre anni: 26 miliardi). Sono leggi da rimodulare ma complicate da eliminare. La strada da battere con decisione è un'altra: l'evasione fiscale, che vale qualcosa come 110 miliardi, pari al 12% del Pil. Vincere la battaglia contro i farabutti che non pagano le tasse in un Paese che a malapena riesce a fare il censimento delle auto più o meno blu, non sarà semplice ma è possibile, se si vuole. Una certa sinistra ripropone il disco rotto della patrimoniale che a conti fatti, vale sì e no 8 miliardi: più panna politicamente montata che sostanza. Se lotta dura dev'essere che ne valga la pena.

ANTONIO MASALA
© Riproduzione riservata