L’anemia del Drago
Caffè Scorretto
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S embrava che avesse messo la testa a posto e avesse imboccato la strada giusta. Invece, prima di spirare, è andato di nuovo in confusione. È tornato balzano come lo fu da giovane, nei suoi due primi mesi di vita. È riemersa l’indole di suo padre 2020, di suo nonno 2019 e di suo bisnonno 2018. Il sangue non è acqua, si dice degli umani, che si trasmettono caratteri e tare di generazione in generazione. Anche gli Anni si tramandano eredità genetiche strutturali. Il 2021 nacque con inclinazione non a vivere ma a vegetare. Ossia senz’anima (non se ne abbiano a male i sacerdoti, i chierici e i chierichetti della neo religione green). All’inizio si comportò in modo stravagante, addirittura strampalato, alla maniera dei suoi progenitori. Non aveva sangue con globuli bianchi e rossi; nelle sue vene scorreva un fluido portatore di sostanze morbose classificate come grilli, piddini e leucociti figli di Leu. Il soggetto diede subito segni di asfissia. Intervenne il taumaturgo del Colle che trovò, dopo tre anni di ricerca, l’antivirus Sangue di Drago. Lo inoculò, come è di moda dire, al soggetto moribondo; che subito rinvenne. Ora il Drago, per non rischiare l’anemia, ha staccato la cannula e i sintomi del delirio sono ricomparsi. Speriamo che suo figlio 2022 si sia immunizzato in gestazione. Auguri.