L’accettazione
Caffè Scorretto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L ouis e Jasmine ieri sposi a Parigi, oggi in viaggio di nozze a Roma. La città li avvolge nel suo splendore. Fori, antichità, chiese, monumenti, arte. Una cena in Trastevere chiude con delizia del palato l’intensa giornata. Albergo pluristellato, letto matrimoniale invitante. Preliminari, ansia, eccitazione. Il matrimonio rato a Parigi sta per essere consumato a Roma. «Louis – sussurra Jasmine– è un momento meraviglioso». «Sì, –risponde Louis– ma calmiamoci per un minuto». «No, caro, non rompiamo l’incantesimo». «Dobbiamo, mia cara. Dobbiamo prima firmare in duplice copia il consenso informato». «Noooh –urla Jasmine sedendosi di scatto sul letto– E perché mai?». «Perché in futuro potresti accusarmi di stupro». «Assurdo, siamo marito e moglie». «Oggi ci amiamo e ciò ci sembra impossibile, ma domani potremmo litigare e adire le vie legali». «Ho sposato un mostro –sibila Jasmine scendendo dal letto-. Dormirò sul divano, il nostro viaggio di nozze è già finito». Louis però ha ragione. Il parlamento francese ha approvato a grande maggioranza una proposta di legge antistupro, che a breve diventerà legge: «Prima di compiere un atto sessuale i due partner, anche se coniugi, devono sottoscriverne l’accettazione». Non occorre, per ora, la ratifica di un notaio. Che, se fosse presente, darebbe all’amplesso un guizzo di “pruderie” parigina.
