Inclusione
Caffè Scorretto
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H a ha suscitato grande commozione la morte improvvisa di Mohamed Said, il gestore del chioschetto Palm Beach del Poetto e storico giocatore di hockey su prato, sport molto popolare a Cagliari e in generale nel sud Sardegna. Veniva dall’Egitto ed era soprannominato il “Faraone”, proprio per la sua provenienza. Mohamed Said era un perfetto esempio di inclusione. Arrivato da un grande Paese squassato, però, da miseria, autoritarismo e instabilità politica, si è costruito una posizione sino a diventare un punto di riferimento a Cagliari. Anche il sindaco Truzzu ha espresso il suo cordoglio, a conferma di come Mohamed sia stato capace di diventare cittadino cagliaritano. Certo, è stato agevolato dal fatto di essere giunto in Italia come giocatore di hockey e quindi di aver frequentato da subito un ambiente positivo. Ma è quanto si dovrebbe fare per tutti i migranti che affrontano il viaggio nel Mediterraneo. Non basta trarli in salvo ma occorre offrirgli una prospettiva di vita dignitosa. La soluzione non può essere salvarli e poi vederli mendicare nei parcheggi dei centri commerciali o, peggio, cadere nelle mani della criminalità. Soccorrerli e poi abbandonarli è solo solidarietà pelosa. I migranti vanno inseriti nella nostra società con lo sport, il lavoro, l’istruzione. La triste fine di Mohamed ci ha lasciato un insegnamento, cerchiamo di coglierlo.