È possibile avere due mamme? Un bambino può essere figlio di due donne? Sì, certo. Nessuno si stupisca. Chi dice di sentirsi sconcertato da questa rivelazione è un savio impazzito. Dobbiamo cambiare i paradigmi. Non ci sono più certezze, la natura ci ha ingannato. Finalmente ce ne siamo accorti. La Corte costituzionale l’ha sentenziato. All’uomo è stato riconosciuto il ruolo di creatore: per ora piccolo; ma domani, con il contributo dell’intelligenza artificiale, che vera intelligenza non è, chissà. L’uomo è sempre più re dell’universo, o tale crede di essere. Si è convinto di potere imporre sue regole alla natura. Quando non ci riesce con la scienza supplisce con artifici. Se non è ancora capace di far nascere da due donne un unico figlio dichiara per legge che entrambe sono madri di quel figlio: una lo è biologicamente, l’altra intenzionalmente. La legge dell’uomo scavalca e sottomette la legge della natura. La realtà non è come appare, bensì come io desidero e voglio che sia. La scienza, che è e deve essere lasciata libera di superare ogni confine, sta sgretolando certezze ancestrali. Fino a farci percepire, coesistenti, un mondo reale e uno virtuale. Arthur Clarke, scrittore fantascientifico, autore di “2001: Odissea nello spazio”, scrive che «alta tecnologia e magia tendono a diventare sempre più indistinguibili l’una dall’altra». Come l’uomo dal suo avatar.

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