Il grande trucco
Caffè Scorretto
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N asce a Londra il partito marxista islamico. Ne sono padre e madre, rispettivamente, Jeremy Corbyn e Zarah Sultana. Il primo, di estrema sinistra, è stato leader dei laburisti, che sei anni fa egli portò alla più cocente sconfitta dell’ultimo secolo. L’altra, di origine pakistana e musulmana praticante, è una parlamentare laburista di 31 anni espulsa dal partito con lo stigma di «comunista irriducibile». Entrambi giustificano il terrorismo e l’antisemitismo, simpatizzano con Hamas e gli Hezbollah. Il loro partito, che ancora non ha un nome, è già accreditato da alcuni sondaggi di una base elettorale del 10 per cento. Quando furono chiari i primi sintomi del cedimento degli europei di fronte all’invasione e all’aggressività dell’islamismo, Piero Ostellino, grande giornalista e intellettuale di mente liberale, fece questa amara considerazione: «Come ieri non abbiamo capito che il comunismo era una religione truccata da programma politico, oggi non capiamo che il fondamentalismo islamico è un programma politico truccato da religione». Nel Regno Unito, dalla mescolanza pericolosa di queste due religioni truccate, ora nasce un partito. In nome della democrazia e della libertà, di cui noi europei ci consideriamo campioni, lo accogliamo. Pur consapevoli che della libertà e della democrazia esso è l’antitesi. Stiamo introducendo un cavallo di Troia nel campo d’Occidente.