I n questi giorni dedicati alla salvezza del Pianeta (i cosiddetti grandi ne hanno discusso a Glasgow in un vertice ricco di parole e povero di fatti) mi vengono in mente le api. Piacciono a tutti perché ci regalano il miele che va sulle nostre seadas, la pappa reale, la propoli e così via. Ma questi insetti hanno un’importanza decisiva nella vita della Terra. Essi sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione delle specie vegetali e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. Numeri impressionanti. Alcuni studiosi del Dipartimento di Agraria di Sassari hanno scoperto che le api attuano il distanziamento sociale. Tra i numerosi fattori di stress per l’ape da miele (tra cui l’invadenza dell’uomo e l’inquinamento) c’è anche un acaro chiamato Varroa, che rappresenta uno dei principali nemici in quanto provoca effetti dannosi sulle api a livello individuale e di colonia, inclusa la trasmissione di virus. Per difendersi, le nostre simpatiche api attuano il distanziamento sociale. E così dimostrano di essere più intelligenti dell’uomo. A Trieste boom di contagi a causa delle manifestazioni no green pass. A Milano, è notizia di ieri, marito e moglie carabinieri no vax si sono beccati il Covid-19. Lui è morto a 56 anni, lei è infetta e, per buona misura, lo è anche la figlia di 9 anni. Ai no vax preferisco le api.

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