A vviso a pigri, sciatti, procrastinatori e altra umanità alla vaga ricerca di disciplina: lunedì sarà primo settembre.

In effetti tutti i mesi dovrebbero cominciare di lunedì, almeno per rendere più decifrabile l’agenda mentale, ma capita di rado. Però quando avviene, scatta un arco voltaico che forgia in un’unica data le due formule rituali che aleggiano su ogni impegno, ogni dieta, ogni palestra: “Comincio lunedì / inizio il mese prossimo”.

Inoltre il fatto che questa scadenza così ordinata e pulita arrivi a settembre, per certi versi la solennizza. Non solo perché scatta dopo agosto, che è una specie di domenica dell’anno, ma perché noi sardi settembre lo chiamiamo cabudanne, oppure cabudanni o cabidanni: è in quei giorni che l’anno comincia seriamente, come sanno i contadini e gli studenti. E poi per trovare un altro inizio di lunedì bisognerà aspettare dicembre, mese inadattissimo alle grandi decisioni perché conclude, non inaugura, e ha in sé l’insidia calorica e torpida delle Feste. Quanto al primo gennaio, molliamolo: cadrà di giovedì, sarà appena scattato il giuramento degli addominali e dello yogurt ed ecco ancheggiare il fine settimana, con le sue lusinghe e le sue mollezze.

Bella gente, abbiamo una settimana scarsa per decidere come renderci la vita aspra ed eroica. Poi non avremo più scuse.

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