I l ministro Francesco Lollobrigida ha contestato, legittimamente, i motivi dello sciopero inscenato a Roma la settimana scorsa da Maurizio Landini. Mettere però in discussione la riuscita per la presenza importante dei pensionati, non è giusto. Perché mai gli ex lavoratori non dovrebbero ritrovarsi in un sindacato per difendere i diritti che la politica trascura? L’impressione è che sotto sotto la critica nasconda il vero obiettivo: mettere in discussione la rappresentativa della Cgil tra i lavoratori attivi. Libera traduzione: Landini non urlare perché hai più pensionati che lavoratori, quindi conti di meno. Non è così. Intanto in Cgil, Cisl e Uil i pensionati sono meno dei lavoratori attivi. E soprattutto i 13 milioni di pensionati versano all’Erario oltre 57 miliardi di euro pari al 31 per cento del gettito Irpef complessivo e vanno ascoltati. A ogni buon conto quanti dopo una vita di lavoro hanno riscoperto l’orgoglio di esserci e con i colleghi ancora in attività affollare le piazze, meritano rispetto e considerazione. Gli “umarell” come chiamano a Bologna gli anziani controllori dei cantieri delle città, urlano la schifezza di pensioni molto basse rispetto al costo troppo alto della vita, una sanità perduta e un welfare sotto i tacchi. Gli ex “attivi” sfilano per ricordare e denunciare, mai per sfasciare: con loro le piazze sono più belle.

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