Cattivi maestri
Caffè Scorretto
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R agazzi, che state combinando? Volete il “reddito di formazione”? Sì, mi rivolgo a voi nati dopo il Duemila. Vi hanno informato che il vostro Qi, acronimo di quoziente di intelligenza, è in diminuzione? A detta dei sociologi la colpa non è vostra ma di noi adulti, che vi abbiamo messo a disposizione un mondo comodo nel quale non dovete scavare perché tutto sta in superficie. L’intelligenza per progredire ha bisogno di ostacoli da superare. Noi ve ne abbiamo eliminati troppi. Abbiamo incentivato l’impoverimento del vostro linguaggio, imitandolo. Un lessico ridotto a poche centinaia di parole, quello dei social, atrofizza l’intelligenza. La scelta di vocaboli appropriati è esercizio ginnico della mente. Noi ci prendiamo la nostra responsabilità di educatori troppo cedevoli, voi prendetevi la vostra di svogliati apprendisti. Accettiamo la vostra contestazione, anche noi fummo ribelli alla vostra età. Ma non pescate nel peggio della nostra politica, non chiedeteci un simil-reddito di cittadinanza. Essere pagati per studiare non è da rivoluzionari, è da indolenti. Rifiutate le offerte accattivanti e subdole dei cattivi maestri: vi portano nel vuoto del nichilismo. Pretendete lavoro, non sussidi. Chiedeteci un laborioso futuro, non uno sfaticato presente. Toglietevi il Grillo e i grilli dalla testa.