Allora vale tutto
Caffè Scorretto
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D avanti a Trump che rilancia l’ultimo sottoprodotto complottista - Biden è morto nel 2020 e al posto suo va in giro un clone-robot - si sentono i soliti due tonfi delle braccia che cadono e qualcuno che esala: “Vabbe’, allora vale tutto”. Allora 2 più 2 fa 5 (e coi dazi in effetti è così), allora Paul McCartney morì in un incidente e fu sostituito con un sosia, l’uomo non è mai stato sulla Luna eccetera. Ma se ci rifletti qualcosa non torna. Da “Blade Runner” in poi gli androidi sono performanti, fortissimi e molto smart: che senso avrebbe realizzarne uno senescente, che incespica sugli scalini e nei concetti? Gli è venuto male? O il piano era far fare figuracce a uno che nel frattempo è morto? È tutto così folle che senti spuntare la vanità da europeo, l’orgoglio da italiano abituato a una politica ben più abile.
Poi però leggi che Meloni, una che nel balbettio diffuso passa per ottima comunicatrice, per boicottare i referendum andrà al seggio, sì, ma non ritirerà la scheda. Che non è proprio un messaggio allettante, visto che l’elettore-non votante non ci guadagnerebbe neanche un po’ di tempo libero, e le alienerà le simpatie di tutti i presidenti di seggio che dovranno fare verbali e controverbali. E pensi cosa sarebbe successo se Craxi, quando voleva fare dispetto a Segni, per il giorno del voto avesse consigliato di andare al mare, sì, ma senza fare il bagno.