Nuovi campioni e vecchie glorie, già promosse a leggende dello sport. Tutti con un comune denominatore: la reputazione quantificata. Che è eccellente nel caso di Jannik Sinner e via via scende. L’Olimpo contempla venti sportivi amatissimi e molto cliccati sui social. Un gruppo esclusivo che dal re del tennis mondiale arriva sino al calciatore serbo Dušan Vlahović.

La classifica si chiama “Top champion reputation”. È una prima edizione destinata a farsi un nome nel panorama internazionale. Sotto la lente sono finiti 160 atleti, di cui si valuta il gradimento, attraverso criteri oggettivi come i like raccolti. È venuto fuori che Sinner è davanti a tutti con 94 punti. Per avere un termine di paragone, Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo di Formula 1, è secondo a quota 43,41.

Ma cosa fa di Sinner il campione prediletto e stimatissimo? La ricerca portata avanti dalla “Reputation manager spa” indica i valori di lealtà e correttezza mostrati dentro il campo e fuori. Sinner che esulta senza mai mancare di rispetto all’avversione. E poi il richiamo alla famiglia, l’importanza dei genitori, l’etica del lavoro come unica strada per realizzare i sogni. Nessuna scorciatoia per arrivare e il sacrificio quotidiano. Insomma, il personaggio Sinner non è solo il tennista che picchia durissimo da fondo campo, ma anche il ragazzo della porta accanto che fa della buona educazione la sua cifra. 

Per certi versi si può dire che il pubblico ami l’autenticità. Un meccanismo che premia pure Francesco Totti, ottavo nella classifica generale con 38,18 punti. Il re di Roma mai si è montato la testa, parla come mangia e non si è costruito un altro da sé. Totti è il primo calciatore italiano che compare nella lista da venti e rispetto alla galassia del galassia è preceduto solo da Paulo Dybala, l’argentino della faccia pulita (pure lui) che è oggi il simbolo della Lupa. Il connazionale Lutaro Martines è invece decimo. Sul dodicesimo gradino ecco Alessandro Del Piero, ugualmente indicato con l’asterisco che vale la medaglia di leggenda sportiva, al pari di Totti. Romelu Lukaku è quattordicesimo, Paolo Maldini diciannovesimo.

Oltre Sinner il prodigio della racchetta, la classifica sulla reputazione ingloba svariati campioni del tennis, un po’ il nuovo amore degli italiani, sportivamente parlando, visto che la Nazionale di calcio da troppo tempo non regala emozioni. E la cifra dei personaggi entrati nel gruppo d’oro fa ancora il paio con la dedizione e il cuore. Jasmine Paolini, la Jas che sempre sorride, anche quando perde, è la prima donna in lista con 38,63 punti. C’entra anche la conquista di Parigi, che successo. In classifica è sesta e precede di due posizioni la sciatrice Federica Brignone che ha collezionato 36,75 punti. La regina delle nevi ha fatto sognare l’Italia tra discese libere e Super G, sino a quando un bruttissimo infortunio in Val di Fassa non l’ha fermata, ma per i Giochi Olimpici di Cortina 2026 ci sarà.

Abbiamo detto di Hamilton dietro Sinner, ma l’automobilismo conquista anche il terzo gradino del podio con Charles Leclerc, distanziato dal collega di scuderia da un centesimo di punto, a quota 43,40. Marc Márquez, il campionissimo delle due ruote, è quarto e precede Valentino Rossi, in quinta posizione. Lorenzo Musetti, altro tennista dell’Italia prima potenza mondiale, è decimo con 35,94 punti. Matteo Berrettini (34,58) è due gradini più sotto. Be Vio, la forza del fioretto, è dodicesima con 33,97 punti. Seguono Federica Pellegrini (33,09) e Gregorio Paltrinieri (32,23), altro volto autentico dello sport nazionale in piscina ma anche in acque libere. Kimi Antonelli, l’enfant prodige dell’automobilismo, appena 18 anni, un metro e settantadue in quota Mercedes, è diciottesimo con 31,96 punti.

Al netto dei gusti personali, con qualche campione che per affinità comportamentale può piacere più di altri, è roba seria la reputazione. Basta scorrere i nomi in classifica. Quelle carriere hanno tutte un peso. Un valore certamente unico.

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