I numeri non mentono, in genere. E la verità aritmetica è presto detta, 12 Gran Medaglie d’oro di cui: 6 all’Isola, equamente distribuite tra Docg di Gallura e Doc di Sardegna; cinque conquistate dalla Corsica e una dagli Usa. Sul gradino del podio poco sotto inoltre trovano posto 25 aziende sarde tra le 50 bottiglie premiate con la Medaglia d’oro al collo. Si conclude, dunque, con un grande riconoscimento per la Sardegna vitivinicola, la seconda edizione del Concorso enologico internazionale del Vermentino, organizzato a Cagliari venerdì 24 e sabato 25 giugno da Aps Promo Eventi. A insidiare il primato dei vini “quattromori”, i vignaioli della Corsia, di anno in anno sempre più capaci di creare grandi prodotti (molti nella tipologia rosato) da questo vitigno ormai super richiesto nel mercato mondiale. Tra i complessivi 50 ori assegnati dai giudici, ai Vermentini d’Oltre Bocche sono andati 12 medaglie di cui 7 per produzioni bio. Per la Sardegna l’unico oro conquistato nella sezione biologico è stato quello decretato a Cardile, una Doc 2021, prodotto dalla cantina Antigori di Capoterra. Sotto traccia, in questa edizione 2022, i vini liguri e toscani. Ai primi va però  riconosciuto il merito di aver ottenuto l’unico oro dato dalle commissioni a un passito di Vermentino: Pan del Fico Igt Liguria di Levante bianco passito 2020 delle Cantine Federici La Baia del Sole.

Cecilia Alarcón Salinas, sommelier e wine ambassador cilena a Cagliari. Foto Ansa

L’ESPERTA «Abbiamo scoperto il fascino del mondo del vermentino! Il concorso ha confermato come questo vitigno a bacca bianca rappresenta uno dei grandi vini bianchi italiani». Cecilia Alarcón Salinas, sommelier & Wine Ambassador, Enogastronomy Consulting, è arrivata dal Cile. «L’universo Vermentino ci ha incantato – aggiunge l’esperta, unica giudice sudamericana al Concorso – con la sua identità tipica dei diversi territori di provenienza. Vermentini di altissima qualità per freschezza, eleganza e finezza. Ma soprattutto per le differenti sfumature gustative e olfattive, espressioni ricche di versatilità e complessità. Vermentini di alto pregio, non solo quelli italiani, che hanno primeggiato, ma anche quelli internazionali come i vini della Corsica, o quelli provenienti dal Sudafrica, California e Australia. Un vitigno che ha conquistato brillantemente latitudine così lontane dalla macchia mediterranea». Sui sardi e su quelli provenienti da altre regioni viticole italiane, la sommelier cilena mette l’accento sulla capacità di questo vitigno «ricco di storia e cultura di esprimere al meglio l’identità del territorio sardo e nazionale, un patrimonio vitivinicolo – aggiunge – che deve essere innanzitutto preservato per le future generazioni, perché la Sardegna e il resto d’Italia continuino a essere la culla di queste produzioni nel Mediterraneo». Di grande interesse, infine, il convegno “Il vitigno del Mediterraneo alla conquista del mondo”. «La partecipazione di esperti provenienti dalla Corsica, Sudafrica, California, ha consentito di consolidare e rafforzare l’intercambio scientifico e di collaborazione tra i Paesi e diversi esperti, una ottima idea per creare rete e una gran squadra», conclude Cecilia Alarcón Salinas.

Il SUCCESSO Mario Bonamici, presidente di Aps Promo Eventi e organizzatore del concorso si dice molto soddisfatto e parla di una manifestazione che ha superato le aspettative. «Abbiamo avuto un incremento dei campioni rispetto all’edizione passata», spiega. «E visti i due anni di pandemia alle spalle non era scontato questo risultato». Quest’anno inoltre il concorso è stato arricchito dalla nuova categoria, quella dei vini biologici certificati, grazie anche al lavoro della Fondazione distretto Sardegna Bio, presieduta da Andrea Campurra. «Il 30 per cento dei premiati sono bio. Questo è un ottimo risultato - commenta Bonamici - il biologico ormai è una certezza e sta conquistando fette importanti di mercato».

I TEMI «Nonostante la grande delegazione dei vini della Corsica», riprende Bonamici, «i vini sardi si sono difesi molto bene. Le medaglie non hanno fatto distinzione tra aziende piccole, medie e grosse, come le cantine sociali. questo significa che oggi l’alta qualità riguarda tutti e  tutti sono competitivi». Grandi riconoscimenti inoltre per le diverse tipologie di Vermentino, e l’oro assegnato, per esempio, al passito ligure lo ribadisce. Da non sottovalutare infine le ricadute di immagine insite in un evento molto strutturato come il Concorso, che ha previsto la presenza di giudici internazionali, operatori della comunicazione e giornalisti di settore, un convegno e poi la promozione con la visita in alcune aziende vitivinicole del territorio. «Un momento in cui concretamente il vino diventa ambasciatore della propria terra». Chiusa questa edizione, patrocinata dalla Regione, in collaborazione con il Comune di Cagliari, Laore e Coldiretti Sardegna, e autorizzata dal Ministero, è già in cantiere il terzo Concorso enologico internazionale del Vermentino, previsto per maggio 2024.

Vermentino, Concorso enologico internazionale. Foto Archivio L'Unione Sarda

LE 12 GRAN MEDAGLIE D’ORO  Lagrimedda Vermentino di Gallura Docg 2021 Superiore, della Cantina Li Seddi; Signature Aop Corse Sartene 2015 Corsica, Henri Orenga De Gaffory ; Superbia Gallurese Vermentino di Gallura Docg 2021 Superiore, Consorzio San Michele Berchidda; Campianatu Vermentino di Gallura Docg 2020 Superiore, Tenute Campianatu; Peltier Vermentino Lodi Appelation Ig 2021 Usa, Peltier Winery;  La Petite Paillotte Igp Ile De Beautè 2021 Corsica, Les Vignerons D’aghione; Domaine Terra Di I Nostri Igp Ile De Beautè 2021 Corsica, Les Vignerons D’aghione; Burghese Igp Ile De Beautè 2015 Corsica, Domaine Sant Armettu; Morta Maio Vin De France 2020 Corsica, Jean Baptiste Arena;  Akenta Cuvèe 71 Vermentino di Sardegna Doc 2021, Cantina Santa Maria La Palma; Chelu Vermentino di Sardegna Doc 2021, Giovanni Camboni; Arvali Vermentino di Sardegna Doc 2021 di Ferruccio Deiana.

I 28 GIUDICI Lucien Angei (Francia), Giorgio Baccigalupi (Italia), Aldo Buiani (Italia), Alfredo Figus (Italia), Umberto Trombelli (Italia), Luca Federici (Italia), Georgia Dimitriou (Grecia), Guillame Seroin (Francia), Aurelie Patacchini (Francia), Michel Guagnini (Francia), Katherine Chadwell (Usa), Alex Motserelia (Georgia), Naomi Deaddis (Italia), Matthew Horkey (Usa), Cecilia Alarcon Salinas (Cile), Jenny Viant Gomez (Cuba), Ashlee Howell (Canada), Paul Balke (Olanda), Raphael Bianchetti (Francia), Dennis Doorakkers (Olanda), Dario Cappelloni (Italia), Onofrio Graviano (Italia), Mariam Khomasuridzet (Georgia), Antonella Casu (Italia), Vasco Ciuti (Italia), Andrea Cherchi (Italia), Luigi Giuntelli (Italia), Stefano Tofanelli (Italia)

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