Volando dopo il lockdown, giovani in arrivo da ogni angolo del continente atterranno a Gavoi. Il progetto si chiama, appunto, Fly after lockdown e l’artefice è l’associazione Malik, solida realtà che ha fatto di questo incantevole centro della Barbagia una piccola Europa. Claudia Sedda, braccio e mente del sodalizio, cittadina del mondo ma gavoese doc, profonda conoscenza del ramo, spiega: “L’obiettivo è garantire formazione e nuovi stimoli ai giovani che vivono nelle aree rurali del centro Sardegna dando loro informazioni sulle opportunità che sono a loro disposizione in ambito europeo. Non solo in materia di formazione, tirocinio e lavoro all’estero, ma anche sui fondi che l’Unione europea mette a disposizione”. Questi ragazzi supportano Malik nell’attuazione di Sportello in spalla, l’ormai celebre iniziativa itinerante che tocca i tredici comuni del Bim Taloro. Le volontarie, nel concreto, aiutano ad esempio i giovani barbaricini a scrivere il curriculum in inglese, oppure una lettera di motivazione. I formatori sono loro, su molteplici fronti: corsi, laboratori artistici, di riciclo, sensibilizzazione sui temi di tutela dell’ambiente. Particolarmente apprezzabili i iaboratori intergenerazionali. “Mia mamma – racconta Claudia Sedda - ha imparato a usare lo smartphone grazie alle volontarie europee”. E c’è chi decide di restare. Iulita, ex volontaria Moldava, vive a Gavoi ed è diventata un’operatrice di sportello. La sua bella storia è già stata raccontata sui giornali e in tv.

E anche le volontarie che oggi soggiornano a Gavoi non fanno mistero di subire il fascino della Barbagia. “Inizialmente – racconta Esther Schelvis, 23 anni, olandese - volevo fare il volontariato in una grande città, poi ho condiviso l’obiettivo di questo progetto con sede a Gavoi e così ho presentato la mia candidatura. Ho voluto sperimentare come fosse la vita in un piccolo paese ed eccomi qui. Sono soddisfatta”.

Il legame con Gavoi è arrivato grazie alla piattaforma del Corpo europeo di solidarietà per Adéla Tydlitova, 19 anni, studentessa della Repubblica Ceca. “Così dopo il diploma, prima di iscrivermi all’Università, ho deciso di fare un’esperienza e di farla in Italia perché mi interessava imparare la lingua. Ho trovato un annuncio su Instagram, ho fatto alcuni colloqui. Mi è piaciuto molto il modo con cui era impostata la comunicazione”. E la sua ambizione si è concretizzata.

Al centro di tutto c’è Malik. Dieci soci attivi, due persone che lavorano part time per l’associazione e una serie di collaboratori. Una socia fondatrice, Valeria Sanna, un presidente, Enzo Cugusi. Tre filoni: mobilità giovanile e progetti europei, promozione del cinema, lotta alla povertà educativa e promozione della lettura. A Gavoi c’è sempre Claudia Sedda, regista e coordinatrice di ogni iniziativa che l’Europa manda in Barbagia attraverso i suoi giovani alfieri.

Claudia Sedda

L’attivismo e l’impegno di Malik sono ovviamente graditi all’amministrazione comunale di Gavoi. “Iniziativa importante – osserva il sindaco, Salvatore Lai - per il fatto che questi scambi arricchiscono tantissimo sia chi arriva a Gavoi sia i nostri concittadini”.

Salvatore Lai, sindaco di Gavoi (foto Pillonca)

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