Non solo a terra, con le pattuglie presenti in tutta l’Isola e con i corpi speciali, e in cielo, con l’elicottero. I carabinieri possono contare anche sul nucleo a mare, formato dal personale a bordo della motovedetta e dei subacquei. Dodici militari in tutto con base nel Porto Canale di Cagliari pronti a intervenire in caso di necessità, indagini e accertamenti in mare. E con gli specialisti che coprono tutta la Sardegna, anche per operazioni nei laghi e nei fiumi.

Carabinieri in servizio al largo del Poetto sulla motovedetta dell'Arma

Una presenza costante anche in azioni importanti. «L’unità navale, con la sua motovedetta, può essere impiegata in ricerche a mare e operazioni di soccorso», sottolinea Simone Anelli, comandante della compagnia di Cagliari. «Vengono coordinate dalla Guardia Costiera in queste circostanze. E in caso di necessità possono entrare in azione anche i sommozzatori dell’Arma». La motovedetta viene inoltre impiegata per servizi preventivi nei tratti di mare maggiormente frequentati dai diportisti e, se necessario, vengono svolte attività di controllo di polizia marittima. Possono effettuare le verifiche della documentazione di chi è alla guida di un natante e tutte le carte dell’imbarcazione.

Carabinieri in servizio al largo del Poetto sulla motovedetta dell'Arma

In più circostanze, alcune purtroppo tragiche, i carabinieri del nucleo navale hanno operato per recuperare persone decedute in mare, anche in zone impervie. Ovviamente i subacquei sono stati utilizzati anche durante le alluvioni: possono operare in contesti difficili con i gommoni, e la loro presenza può essere notata anche in laghi e fiumi. «Tra le attività dei sommozzatori, che possono intervenire utilizzando come barca d’appoggio quando possibile la motovedetta dell’Arma, c’è anche quella della ricerca di armi o oggetti utili a indagini o inchieste», prosegue il maggiore Anelli. «La loro professionalità e preparazione è stata utile per cercare, e trovare, non solo in mare ma anche in laghi e fiumi pistole ma anche oggetti che erano stati utilizzati in azioni criminali, spesso in omicidi o rapine». Dunque attività decisive per lo svolgimento di delicate inchieste, anche di quelle più tristemente famose in Sardegna.

Carabinieri sulla motovedetta dell'Arma

Ma i carabinieri marittimi, con le due “squadre” quella nautica e quella dei sub, operano anche per l’ambito archeologico e per quello ambientale. «I sommozzatori lavorano in stretta collaborazione con la Soprintendenza per la mappatura dei reperti archeologici presenti nei mari dell’Isola. Oltre ovviamente a intervenire in caso di ricerche particolari per la verifica delle segnalazioni fatte dai cittadini». Sul fronte ambientale è importante il lavoro effettuato per la ricerca delle fonti inquinanti. «Un’attività in mare ma anche nei fiumi e nei laghi», sottolinea Anelli. «Quando vengono notate delle anomalie, viene fatta la segnalazione alla centrale operativa per sottoporre le zone a rischio inquinamento per ulteriori esami e campionamenti dell’acqua. I controlli vengono volti maggiormente nelle zone dove ci sono scarichi industriali». Un lavoro importante soprattutto nel periodo estivo dove le segnalazioni di presunti inquinamenti aumentano grazie alle segnalazioni fatte dai cittadini che frequentano le spiagge dell’Isola.

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