La stagione 2005-2006 dell’Eccellenza è nel segno del Tempio: la squadra allenata da Gianni Addis vince con due giornate d’anticipo il campionato e ritrova la serie D dopo quattro anni di purgatorio e a diciannove anni dall’ultima promozione in C2. Subito dietro il Budoni si aggiudica la corsa al secondo posto – in una sfida a distanza con il Tavolara – che vale i playoff: e dopo aver superato il primo turno, il sogno promozione si ferma a Civitavecchia. In fondo alla classifica, tonfo della Gialeto che retrocede insieme a Iglesias e Macomer, sconfitte nella doppia sfida playout con Iglesias e Ghilarza che si aggiudicano un’altra stagione nel massimo torneo regionale.

Il trionfo

Nieddu, i due Spanu, Borrotzu, Fadda, Ametrano e Stocchino: sono i nomi di alcuni dei protagonisti della vittoria del campionato del Tempio targato Addis. Un successo arrivato il 9 aprile grazie al 7-1 al Taloro arrivato con due giornate d’anticipo. Una cavalcata trionfale: primo posto dall’inizio della stagione conservato fino alla fine.

La classifica del campionato di Eccellenza

«Non ci sono parole per descrivere quello che siamo riusciti a fare in questa annata», è il commento dopo la promozione del presidente Gerolamo Spano. Addis ringrazia «i giocatori a cui va tutto il merito di una promozione meritata per quanto fatto vedere. Sono stati tutti disponibili e collaborativi. Tempio merita di giocare in una categoria adatta alla sua tradizione calcistica». Quattro anni prima c’era stata una retrocessione amara: «Non l’avevo dimenticata», ammette Addis. «Volevamo riportare Tempio in serie D. Ci siamo riusciti».

Il duello

Tempio al primo posto con 67 punti. Alle spalle dei galletti è il Budoni a chiudere al secondo posto, un punto in più rispetto al Tavolara. Budoni che conquista così i playoff nazionali. Dopo aver superato il primo tempo, eliminando nella doppia sfida il Formigine, la squadra con Udassi e Siazzu si ferma contro la Civitavecchiese: 2-2 in casa e 0-0 in trasferta.

Il Budoni si ferma a Civitavecchia

Un’eliminazione senza aver perso. «Peccato», sono le parole dell’allenatore Giampaolo Degortes. «Abbiamo disputato due partite da protagonisti e da imbattuti. Dispiace uscire così. Resta la soddisfazione per una grande stagione: ai ragazzi vanno riservati solo tanti applausi». In casa Tavolara, un terzo posto amaro. Alla fine i playoff sono sfumati per un punto.

Ultima di campionato: terzo posto per il Tavolara

«Ci abbiamo provato fino all’ultimo, ma non è servito», spiega l’allenatore Leggieri. Delusione per il presidente Giovanni Antonio Pitta: «Ancora una promozione sfumata. Sono dispiaciuto per questo nuovo finale amaro».

Le delusioni

Subito dietro il terzetto di testa, il Tortolì staccato di otto punti. E poi Taloro, Tharros, San Teodoro, La Palma Alghero, Castelsardo. Salvezza diretta all’ultima giornata per Quartu 2000 e Selargius. E con la Gialeto finita in Promozione direttamente (decisiva anche la sconfitta finale contro il Budoni) ci sono altri due posti scomodi da assegnare e il tutto avviene con una doppia sfida, andata e ritorno, nei playout. Macomer-Ghilarza e Iglesias-Samassi sono le partite da dentro o fuori. I minerari allenati da Vittorio Corsini pareggiano 0-0 l’andata contro il Samassi. E al ritorno passano in vantaggio con Pusceddu. Murru e Caboni firmano la rimonta per la festa salvezza.

Samassi e Ghilarza salvi

Nell’altra sfida, il Ghilarza si mette al sicuro nella gara dell’andata, vincendo 2-0 in trasferta. Per il Macomer è notte fonda: al ritorno finisce 0-0 e per la formazione di Coccone arriva la salvezza mentre i ragazzi allenati da Marras si leccano le ferite con la retrocessione in Promozione. «Ci abbiamo provato in tutti i modi. Non siamo riusciti a recuperare la gara dell’andata», sottolinea Marras dopo la retrocessione.

Uno sguardo ai numeri. Miglior attacco per il Tempio con 63 reti, difese meno battute quelle del Budoni e del Tavolara (19 gol subiti). Per il Tempio nessuna sconfitta in casa. Peggior attacco per il La Palma Alghero (in trasferta appena 5 le reti messe a segno nelle 15 partite disputate lontano da casa) ma salvezza senza particolari patemi. Per l’Iglesias ben 60 reti subite, difesa più perforata. Per il San Teodoro record di pareggi: 13 in 30 gare.         

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