Diabolik ha 58 anni e resta un mito dei fumetti
Il primo numero uscì nel novembre 1962Angela Giussani, editrice e autrice milanese, aveva 40 anni e alle spalle una carriera di modella. Era il novembre 1962 vedeva la luce il primo numero di Diabolik. A quasi sessant'anni il re del terrore mantiene intatto il suo fascino e, anzi, alimenta sempre più la passione e l'interesse dei suoi estimatori. Tanti, tantissimi cultori, appartenenti alle più svariate professioni. Forse per questo motivo su Diabolik è in uscita un nuovo film, quello dei fratelli Antonio e Marco Manetti, con un cast di tutto rispetto: Luca Marinelli nei panni del mito, Valerio Mastandrea nella veste dell'ispettore di polizia Ginko e la splendida Miriam Leone a interpretare Eva Kant, compagna di Diabolik. Per la gioia dei lettori di questo fumetto, destinato a non invecchiare e a non perdere tutto il suo charme. Ma torniamo alle origini. Angela Giussani, moglie di Gino Sansoni, si era messa a lavorare per lui nella casa editrice Astoria; nel 1961 fonda la Astorina, pubblicando senza successo i fumetti a stelle e strisce Big Ben Bolt. Un anno dopo arriva l'idea geniale, sì perché bisogna essere geniali per raccogliere le idee che circolano nell'aria per far nascere un mito. Un'idea supportata da altre intuizioni fondamentali. Una su tutte, il fascino suscitato in lei da Fantomas, il diabolico criminale francese. Ma anche la trovata del formato tascabile, suggerita dai pendolari che Angela vedeva numerosi nella stazione Nord di Milano, proprio davanti alla redazione di Diabolik. E mentre dal genio di questa donna nascevano quelle storie così originali per l'epoca, lei pensava che i lavoratori, che facevano avanti e indietro in treno, avrebbero letto volentieri un'avventura veloce in un formato comodo. Nati come prodotto semplice per gli operai, i fumetti ben presto si trasformano in costoso passatempo per cultori di mezza età. E poi, tornando alle idee geniali, quella audace lettera k, che evoca le tre k del Ku Klus Klan, simbolo del male. Angela la scelse volutamente come una sfida. Infatti, mentre all'epoca gli editori a fumetti concepivano un codice di moralità, lei teneva testa a questa realtà creando un fumetto adulto, violento e sexy. In quest'avventura editoriale, destinata ad avere un grande successo, Angela coinvolge la sorella Luciana. E insieme creano storie appassionanti di Diabolik, alle prese con vicissitudini mozzafiato. Il ladro con la maschera che aderisce perfettamente al volto, pronto a entrare in azione per fare bottino di oggetti preziosi, che si tratti di gioielli o opere d'arte ma anche denaro. Sempre in fuga dal poliziotto Ginko, che non riesce mai ad acciuffarlo, forse senza dispiacersi poi tanto. L'ambiente è quello di Clerville, città fittizia fondata negli anni Venti, al contempo moderna e minimalista. Un'atmosfera nella quale il re del terrore si circonda sempre di arredi raffinati, nati dalla più avanzata creatività degli architetti italiani degli Sessanta e Settanta.