Camper, la stagione delle multe in Sardegna
Se la maggior parte dei visitatori utilizzano le aree attrezzate, molti altri violano i divieti in maniera sistematicaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La piazzola dei sogni è quella dove non ci sono regole. Lo spazio franco tra i divieti e la tolleranza, magari a due passi da meravigliose cartoline spendibili sui social. Sulla costa orientale è stata una stagione da incorniciare per il turismo semovente. Camper, roulotte e minivan hanno preso d’assalto litorali e montagna fin dalla primavera e continuano ad arrivare oltre i confini dell’autunno, Ottimi i numeri per le tante aree di sosta che a intervalli regolari offrono un porto sicuro. Tuttavia se la maggior parte dei visitatori utilizzano le aree attrezzate, molti altri violano i divieti in maniera sistematica.
Cartoline
A pochi metri dalla spiaggia, sul limite di una struttura ancora chiusa, a due passi da Pedralonga o lungo una piazzola della Route 125 (la vecchia Orientale sarda), passando per Cala Gonone, Golgo e le spiagge di Orosei, fino alla frescura del bosco Seleni a Lanusei, per tutta l’estate porto rifugio per camper. I turisti cercano e trovano la bellezza dell’assenza di regole. Le app di messaggistica consentono loro di avere informazioni sul grado di Giustizia, si direbbe in Sardegna, presente nella zona di interesse. I controlli sono difficili in quanto bisognerebbe appurare la permanenza notturna e per farlo accertare la presenza sia la sera che nelle prime ore del mattino. All’arrivo dei ranger spesso i camper sono spariti.
Multe
Le multe sono comunque arrivate, sacre e sante.
La compagnia barracellare di Baunei, in due mesi tra agosto e settembre, ha elevato 50 contravvenzioni da trecento euro ciascuna. Curioso il caso del turista svizzero che ha chiamato i carabinieri ipotizzando un abuso d’ufficio da parte della guardie campestri. A Bari Sardo la municipale ha comminato decine di sanzioni ma anche cercato di offrire raccomandazioni amichevoli, inviti a usare i servizi esistenti. A Orosei le sanzioni e i controlli hanno scoraggiato gli abusi.
In Ogliastra gli uomini della Forestale al comando di Francesco Frau hanno multato 50 camperisti per violazioni di diversa natura. Talvolta i ranger hanno dovuto persuadere i turisti a lasciare le aree boschive isolate in cui si erano rifugiati. A loro tutela, in aree a forte rischio incendio. Basterebbe il buon senso a far scegliere la legale piazzola certificata.
A Lanusei un gentile camperista teutonico ha avuto l’ardire di chiedere a una guida turistica se fosse possibile utilizzare un tombino per scaricare la sentina del mezzo. La risposta ricevuta è valsa come un Daspo dal bosco Seleni. A Tortolì i barracelli hanno inflitto ai camperisti una ventina di multe. Ulteriori sanzioni sono scattate per abbandono di rifiuti. «Nei casi in cui abbiamo percepito una base di mala informazione e buona fede abbiamo ammonito i trasgressori invitandoli a rispettare le regole. Questa linea non potrà essere mantenuta in eterno», spiega il capitano Maurizio Lorrai.
Le opinioni
I sindaci hanno un pensiero condiviso: «Occorre sicuramente il rispetto delle regole – spiega Stefano Monni da Baunei – Ci sono le aree autorizzate presso i locali dati in concessione a Golgo. Stiamo studiando anche la possibilità di individuare altre aree, compatibilmente con la normativa urbanistica regionale. Per ora dobbiamo ringraziare i barracelli in servizio tutte le notti per contrastare il fenomeno».
Gigi Pambira è il presidente dell’associazione camperisti sardi. «Posso tranquillamente affermare con convinzione che nella maggior parte dei casi, i camperisti si comportano con rispetto delle norme vigenti: scelgono aree adatte per la sosta, evitano di arrecare disturbo o danno all’ambiente e rispettano le ordinanze locali. I casi di comportamento scorretto rappresentano l’eccezione, non la regola».