Un filo rosso, o meglio dorato come il miele segna la storia di Ales dal 1600 a oggi. È qui che nel 1631 la famiglia Manias riceve 146 alveari dal capitolo della Cattedrale ed è sempre qui, nel cuore della Marmilla, che ancora oggi i discendenti di Antiogo Manias portano avanti una storica attività di famiglia nella produzione del miele. Luigi Manias, nella duplice ascendenza paterna e materna, è uno degli apicultori con la più antica tradizione familiare al mondo. E oggi la sua azienda vanta anche una connotazione sociale, con vari progetti sostenibili e solidali sia per la tutela delle api che per aiutare persone fragili con progetti come Gicoias dedicato ai ragazzi del Centro di salute mentale di Ales-Terralba.

La storia

Luigi Manias, 63 anni, con orgoglio mostra la copia dell’atto ufficiale della cessione degli alveari al suo avo. Quasi un certificato di nascita datato Ales14 febbraio 1631: “A(ntiog)o Mannias harebut de los canonices Antoni Siris, Antiogi Tuveri j Miguel Orrù canonices de la seu de Ales centquarantta sis abuchs de Abellas” ovvero: Antiogo Manias riceve dai canonici Antonio Siris, Antiogo Tuveri e Michele Orrù, canonici della Cattedrale di Ales 146 alveari. Il contratto sarebbe dovuto 6 anni ma è andato ben oltre quel tempo.

Copia del manoscritto del 1631 per la cessione dei 146 alverari dai canonici alla famiglia Manias (foto concessa)

“Nel 1917 mio nonno Luigi Olla e l'amico Nico Corongiu impiantarono i primi due alveari dopo un apprendistato da Fausto Matzeu, parroco di Pabillonis e apicoltore provetto” spiega Manias. L’apicoltura in Sardegna ha una tradizione antichissima e la Chiesa ha sempre avuto un ruolo rilevante. “Nel caso del mio avo, i canonici erano interessati forse più alla cera che al miele; mentre l’obiettivo di Matzeu era diverso – racconta – Da pioniere dell’Associazione cattolica nella Diocesi di Ales, riteneva che l’apicoltura potesse avvicinare i giovani più vivaci al nuovo sodalizio”.

Le sfide

Una lunga storia fatta di sfide e scommesse vinte fino ai più recenti progetti che vedono la famiglia Manias sempre in prima linea: nel 1987 la fondazione insieme ad altri apicoltori di Apiaresos, l’associazione Apicoltori della provincia di Oristano. “Nel corso di quasi quaranta anni si è ritagliata un ruolo importante nella formazione specialistica per le imprese apistiche – spiega – ne fanno parte anche gli apicoltori amatoriali”. Uno dei risultati più significativi dell’azione di Apiaresos è arrivato dieci anni fa con la legge regionale sull’apicoltura. Nel 2017 è nata Apipro, che cerca di raccogliere le istanze delle imprese professionistiche ed è parte del comitato promotore della Dop Miele di Sardegna. Infine nel 2022 è nata “Il Bugno” che comprende soprattutto apicoltori non commerciali e propone attività didattiche nelle scuole e corsi di introduzione all’apicoltura.

Luigi Manias al lavoro nella sua azienda (foto archivio Unione Sarda)

Nel settore non mancano le criticità come “il mancato rinnovo generazionale e il passaggio dall’apicoltura amatoriale a quella professionistica, l’assenza di una cultura d’impresa, la ridotta diversificazione produttiva e multifunzionale – fa notare Manias -E poi facciamo i conti con i problemi comuni all’apicoltura mondiale come i cambiamenti climatici, le patologie endemiche, la riduzione degli areali vocati all’apicoltura, trend negativo ultra decennale della produzioni di miele, erosione della biodiversità apistica”. Nonostante le criticità si va avanti, con il solito entusiasmo e la voglia di tramandare ancora a lungo questa attività.

L’evento

Domenica 18 l’azienda Manias aderisce all’evento “Mielerie aperte”. L’edizione 2025 è dedicata la tema del “riabitare”: le campagne sono spopolate e Mieli Manias, azienda capofila del progetto di agricoltura sociale Gicoias, ha avviato dieci persone (seguite dal Centro di salute mentale) in quattro aziende biologiche per un tirocinio formativo. “Un’azione concreta per ridurre il disagio delle persone fragili e riabitare le campagne” aggiunge Manias. Nel corso della mattinata, dalle 10 alle 13, saranno inserite nuove famiglie di api nelle 16 arnie artistiche della sesta edizione Apiario d’autore, omaggio a Gramsci. Fra le svariate proposte in programma non può mancare ovviamente la presentazione dei prodotti da agricoltura sociale e biologica del paniere Gicoias e la degustazione guidata dei mieli Manias.

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