Per buona parte del primo tempo Bayern-Lazio è stata una partita equilibrata, anche se i padroni di casa hanno tenuto più spesso l'iniziativa, com'era prevedibile dovendo recuperare l'1-0 dell'andata. Poi, passata in vantaggio con Henry Kane - in modo abbastanza casuale - e raddoppiato con Thomas Mueller nel recupero, la squadra di Tuchel ha finito per prevalere con un 3-0 che va oltre i suoi meriti, ottenendo il passaggio ai quarti di Champions. Non prima, però, di aver concesso ad Immobile (37') una palla gol che se sfruttata avrebbe potuto creare parecchi problemi a questo Bayern mentalmente fragile.

Kane è stato bravo ad avventarsi sull'assist involontario di Guerreiro (tiro svirgolato) per battere di testa Provedel da pochi passi. Poi, al 2' di recupero del primo tempo, è arrivato il 2-0 con Mueller di testa a tre metri dalla porta ed il Bayern andato al riposo con la qualificazione in tasca, pur senza aver brillato.

Sarri decide allora per il triplo cambio: dentro Cataldi, Isaksen e Castellanos; fuori Vecino, Zaccagni e Imombile. La Lazio prova ad abbozzare una risposta, finché al 21' arriva il 3-0 che spegne le residue speranze biancocelesti. Discesa di Sané e tiro, Provedel riesce a deviare, ma proprio sui piedi di Kane che non può sbagliare. Il Bayern va vicino anche al quarto gol con Mueller, conclusione deviata da Provedel sul palo, ma sarebbe troppo. Ad un quarto d'ora dalla fine esce uno stanchissimo Felipe Anderson, entra Pedro. La Lazio prova fino alla fine a lasciare il segno all'Allianz Arena, spinta dall'energia nervosa e chiude il match collezionando le ammonizioni di Romagnoli, Cataldi e Pellegrini. 

(Unioneonline/v.l.)

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