L’esonero dell’allenatore Luca Rusani era arrivato come un fulmine a ciel sereno in casa Nuorese. Almeno sul fronte sportivo, dove la squadra viaggia a vele spiegate in testa alla classifica del campionato di Promozione. Meno sorprendente, invece, per quanto avvenuto nell’extra campo nella scorsa settimana, col “giallo” dei petardi esplosi all’interno degli spogliatoi.

È stata la stessa società a chiarire la decisione, con una nota pubblica: «La Nuorese Calcio 1930 ha agito a tutela della sua immagine e della sua credibilità», si legge nel comunicato. «Questo perché fin dal momento del nostro insediamento in agosto, gli obiettivi che ci siamo dati non erano solo di natura sportiva ma anche legati alla storia e alla reputazione di una delle società storiche della Sardegna e a quella credibilità che andava assolutamente ritrovata dopo alcune stagioni complicate».

Poi una frase decisamente più esplicativa, che lascia pochi dubbi sull’accaduto: «È con questo spirito che il direttivo ha deciso di non transigere su comportamenti che non possono assolutamente essere derubricati a goliardata, quanto accaduto in quella giornata è una brutta pagina che abbiamo deciso non solo di voltare ma di archiviare definitivamente. La Nuorese che abbiamo pensato», prosegue la società, «deve essere quella dei risultati sportivi e dell’entusiasmo della sua gente, delle iniziative per i ragazzi della nostra città e per chi è meno fortunato, abbiamo lavorato intensamente in questi primi mesi per andare in questa direzione e in questa direzione abbiamo intenzione di proseguire».

Infine il processo decisionale che ha portato all’esonero: «L’episodio del 21 dicembre», rende noto ancora la Nuorese, «è stato duro da digerire: finire persino sulle prime pagine nazionali per avvenimenti che con i nostri valori, a proposito di chi li ha citati senza però spiegarli, non hanno niente a che fare. Abbiamo voluto prenderci il tempo necessario per riflettere ma poi siamo arrivati con convinzione a questa decisione che tutela il glorioso nome della Nuorese Calcio, dispiace che qualcuno voglia minimizzare l’accaduto, noi non abbiamo voluto farlo perché la nostra Nuorese è tutta un’altra cosa e questo episodio deve servire da lezione non tanto a chi è andato via ma a chi è rimasto, noi per primi». 

(Unioneonline)

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