Il bilancio è negativo. E non solo nel risultato. “Questa sconfitta deve rappresentare un bagno d’umiltà”, tuona Dino Guadalupi dopo l’1-3 subito dall’Emilbronzo 2000 Montale.

Il quinto kappaò consecutivo in trasferta evidenzia le difficoltà dell’Hermaea Olbia lontano da casa nel girone d’andata del campionato di A2 femminile di volley, che per la formazione gallurese si chiuderà domenica, con l’11ª giornata, al GeoPalace contro l’Oro Cash Lecco.

Una partita, quella persa ieri contro le emiliane, che il coach biancoblù analizza con grande severità, salvando davvero poco della prestazione della sua squadra. «Anche il primo set, pur vinto, è stato riacciuffato per i capelli», insiste Guadalupi. «Montale si era guadagnata l’opportunità di chiuderlo, poi siamo riusciti a riaprire i giochi grazie a un buon turno in battuta. Nonostante ciò era evidente che la squadra non si stesse esprimendo ai suoi livelli».

Un trend che ha caratterizzato tutto il match. «Questo aspetto non è migliorato nel corso della partita: abbiamo murato e difeso male, mentre le avversarie hanno giocato bene sulla palla alta e hanno saputo insistere sui nostri punti deboli», aggiunge l’allenatore dell’Hermaea. «Abbiamo provato a rientrare puntando sulla battuta, ma la squadra era nervosa, bloccata. Difficilmente siamo riusciti a fare ciò che avevamo provato. Qualche volta ci sono riuscite delle reazioni di cattiveria, ma gli errori – conclude Guadalupi – sono stati troppi per riuscire a stare in partita».

Intanto, in classifica l’Hermaea perde una posizione, scivolando all’ottavo posto, ma con 13 punti la poule promozione resta a una lunghezza di distanza.

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