Operazione riscatto. Dopo il passo falso di sabato scorso a Porto Recanati, l’Esperia vuole regalarsi la prima gioia nei play-in “Silver” della Serie B Interregionale. I granata ci proveranno sabato pomeriggio (palla a due alle 17), quando a Monte Mixi sarà di scena l’Amatori Pescara, sconfitta in casa dalla Carver Roma dopo un overtime nel turno inaugurale della seconda fase.

L’avversario non evoca ricordi piacevoli in via Pessagno: proprio una formazione pescarese, nel 1986, negò all’Esperia la promozione in Serie A, superandola nello spareggio di Caserta. Sulla panchina abruzzese, inoltre, siede una vecchia conoscenza del basket isolano: Alessio Fioravanti, allenatore della Fotodinamico Cagliari nella seconda parte della Serie B 2017/18. Un torneo sfortunato per i Pirates, terminato con la retrocessione in C in seguito al playout perso con Battipaglia.

Corsi e ricorsi storici che non influenzano il presente. L’Esperia ha un unico obiettivo: sbloccarsi per cancellare lo stop all’esordio. «Sabato scorso abbiamo subito la fisicità di Porto Recanati», spiega il playmaker Ludovico Sanna, «il loro lungo Gamazo ci ha messo in difficoltà. Purtroppo non siamo mai riusciti a trovare soluzioni adeguate e a imporre il nostro ritmo.  L’avversario si è dimostrato molto ben preparato, mentre noi abbiamo pagato anche la scarsa conoscenza, visto il girone diverso affrontato nella prima fase».

Pescara arriva nell’Isola con 8 punti all’attivo (6 in più dell’Esperia) e un roster molto ben attrezzato: «Si preannuncia una partita dura», afferma, «vogliamo riscattare la prestazione di Porto Recanati mostrando un approccio diverso. Ci troveremo di fronte un avversario fisico, e non potremmo permetterci blackout. Sarà importante indirizzare la partita sui nostri binari fin da subito».

Nonostante la salvezza già acquisita, l’Esperia ha ancora tanto da dire nella fase a orologio: «Il nostro obiettivo è pensare a una partita alla volta», conclude Sanna, «vogliamo affrontarle tutte dando il massimo e dimostrando il nostro valore fino in fondo».

© Riproduzione riservata